Serena de Gier – Pop Faces
Sarà l’artista parmigiana Serena de Gier a inaugurare la collaborazione fra “Haidea”, originale galleria sita in quartiere Brera nel cuore di Milano e l’Art Factory “the house of love” con sede invece sulle sponde del Lago di Monate in provincia di Varese.
Comunicato stampa
Sarà l’artista parmigiana Serena de Gier a inaugurare la collaborazione fra “Haidea”, originale galleria sita in quartiere Brera nel cuore di Milano e l’Art Factory “the house of love” con sede invece sulle sponde del Lago di Monate in provincia di Varese.
Una collaborazione nata sotto l’egida di un ponte immaginifico e ideale che collega la dimensione puramente creativa del “buon rifugio fuori porta” all’altrettanto affascinante dimensione del contatto col pubblico, dell’essere fra la gente e del “mettere in mostra”.
Due realtà “così lontane così vicine” che, forti delle loro rispettive prerogative, inaugurano con le “Pop Faces” di Serena de Gier, un trittico tutto al femminile che vedrà in cascata anche la personale di Simonne Chevalier nel mese di marzo e di Laura Green in maggio.
Tre artiste avvolte da dimensioni espressive molto riconoscibili per tre sound designer “di lusso”. Presenze musicali sullo sfondo di questi allestimenti a far diventare il viaggio visivo un viaggio anche sonoro.
Complici delle opere di Serena saranno infatti, in questo primo appuntamento di Febbraio, le musiche e le note selezionate e raccolte da Riccardo Tesio dei Marlene Kuntz.
“Volti imprigionati dentro antiche pellicole contaminate da struggenti colori…”
Così Tibe, il curatore della mostra, sintetizza le opere di Serena e così ci appaiono, vivide e artefatte al tempo stesso, intense e distanti, del tutto inusuali nel loro aderire solo parzialmente ai modi e ai mondi di una certa pop art. Una pop art che, in queste tele, mostra infatti il fianco facendosi più umana e rubando mezze tinte e ombre al mondo del cinema, della fotografia o ancora raccogliendo bagliori di luce da dietro le quinte di un teatro.
Perchè è proprio dal teatro che arriva Serena de Gier, di formazione attrice e soprattutto scenografa, attività che per molto tempo ha continuato a svolgere in parallelo al lavoro di pittrice e che, più o meno consapevolmente, contribuisce tutt’ora ad arricchire le sue opere di emozioni tangibili, di gesti tridimensionali e di piccoli dettagli fortemente connotativi.
“Facce Pop” nella loro accezione più umana e coinvolgente, volti strappati alla vita quotidiana, imprigionati in uno sguardo stupito, in un momento di nostalgia, in un gesto distratto, istantanee catturate con “la cura della disattenzione”, la stessa che il fotografo ignora di avere quando ferma in uno scatto l’unico istante che non è stato in grado di vedere. Volti rapiti da un semplice gesto in grado di rallentare il tempo come nelle tele del ciclo “mangiare lento” o rappresentazioni di un Io profondo che fa la sua comparsa silenziosamente fra i tratti decisi di soggetti presi in stretti primi piani.
È un viaggio fra piccole e grandi sensazioni quello che “the house of love” e “Haidea Gallery” vi invitano dunque a fare all’interno di uno spazio espositivo che si è fatto conoscere anzitutto come galleria dedicata al gioiello d’autore per poi divenire nel tempo spazio poliedrico e in perenne mutazione nell’elegante e sempre vivo quartiere di Brera, centro della memoria storica della città. Una memoria tenuta viva e alimentata anche da questo giovedì 21 Febbraio, data nella quale oltre a “vedere” avremo, come detto, anche occasione di “ascoltare” grazie all’intervento di Riccardo Tesio, co-fondatore e chitarrista della storica rock band italiana dei Marlene Kuntz, che arricchirà con la sua presenza un evento al quale siete invitati a prendere parte per mischiare i vostri volti e i vostri cuori con le “Pop Faces” di Serena de Gier.