Serena Gamba / Alighiero Boetti – Dialogo sulle parole
La Galleria Umberto Benappi, con il supporto creativo di Riccardo Pietrantonio, prosegue la rassegna estiva nella “galleria di montagna”, con la mostra di Np-ArtLab Dialogo sulle parole. Serena Gamba – Alighiero Boetti.
Comunicato stampa
La Galleria Umberto Benappi, con il supporto creativo di Riccardo Pietrantonio, prosegue la rassegna
estiva nella “galleria di montagna”, con la mostra di Np-ArtLab Dialogo sulle parole. Serena Gamba –
Alighiero Boetti. Lo spazio di Sansicario nasce per ospitare progetti realizzati con la collaborazione di
gallerie italiane e internazionali e per dare la possibilità di proporre cultura in territori dislocati.
Terzo ospite della rassegna è la galleria NP-ArtLab (Padova - Milano), nata dall’idea di Neri Pagnan di
creare uno spazio dedicato alla ricerca e alla promozione di pratiche d’arte visiva contemporanea,
mantenendo saldi il legame e il dialogo con i maestri del Novecento. La galleria cerca, in questo senso, di
creare, esplorare e interpretare il dialogo estetico e concettuale che coesiste tra artisti di diverse
generazioni.
La mostra è dedicata proprio al dialogo tra la giovane artista Serena Gamba e il maestro Alighiero Boetti.
Alighiero Boetti (1940-1994, Torino) esordisce a Torino nell’ambito dell’Arte Povera nel gennaio del 1967.
Artista concettuale, versatile e caleidoscopico, moltiplica le tipologie di opere la cui esecuzione - in certi
casi - viene delegata con regole ben precise ad altri soggetti e altre mani, assecondando il principio del "la
necessità e il caso" : così le biro (blu, neri, rossi, verdi) in cui la campitura tratteggiata mette in scena il
linguaggio; così i ricami di lettere, piccoli o grandi, e multicolori; o i Tutto, fitti puzzle in cui si ritrovano
silhouette eterogenee tra cui sagome di oggetti e di animali, immagini tratte da riviste e carta stampate, e
molto altro, davvero "tutto".
Serena Gamba (1982, Moncalieri) lavora sul tema della memoria e dell’oblio attraverso la parola, il segno,
la forma. La sua ricerca si articola introno al significato di pittura e alle sue declinazioni in relazione alle
arti visive. Le immagini provenienti dalla storia dell’arte vengono svuotate del loro significato e quindi
rielaborate per far emergere la loro natura essenziale, lontana da forme viziate e precostituite.
Tra quelle presentate, due sono le opere che l’artista ha realizzato appositamente in dialogo con l’opera di
Boetti. AeBeS è «un punto di riflessione su ciò che devo tenere a mente, la mia soluzione alle cose. Lettere
unite da un segno a biro, cucito, si definiscono nello spazio, posizionate in una griglia invisibile, precisa e
apparentemente caotica. Un vuoto e un pieno, una stabilità e un disordine che mettono per scritto di non
perdermi» (S. Gamba, 2024).
La seconda opera si legge con due virgolette, del colore di una biro, che si aprono e si chiudono in una
griglia, ma le parole sono assenti. Di Boetti sono le parole, quelle che nei suoi arazzi riempiono e
affermano solidamente la sua presenza
«La mia citazione è il mio vuoto, un vuoto che ospita nella mia tela, silenziosamente, la bellezza di ciò che
c’è di suo, senza la pretesa di sovrapporsi a ciò che lui ha già perfettamente enunciato. Che la mia ricerca
continui a riportare alla memoria con delicatezza la grandezza di chi ha fatto dell’arte la propria vita. Per
due punti infinite rette, volutamente sbagliato dal punto di vista teorico sta a rappresentare le infinite
possibilità che si possono generare dall’“incontro” di due spiriti» (S. Gamba, 2024).
Inaugurazione martedì 13 agosto 2024, ore 18 - Sansicario Alto
Prossimo appuntamento: Vanni Cuoghi, con Giuseppe Pero (Milano) | 31.08-2024 – 22.09.2024