Serena Giorgi / Giulio Perfetti – Numbers | Rispettateinidi
NUMBERS| Rispettateinidi nasce tra intuizione e riflessione per l’amore delle reliquie scovate, degli oggetti che hanno vissuto e che ci parlano dell’ora, dei dettagli ignorati, emblemi dell’indifferenza contemporanea.
Comunicato stampa
NUMBERS| Rispettateinidi nasce tra intuizione e riflessione per l’amore delle reliquie scovate, degli oggetti che hanno vissuto e che ci parlano dell’ora, dei dettagli ignorati, emblemi dell’indifferenza contemporanea.
Le cose cadono per caso o per disdegno, sono fragili, proprio come il protagonista di NUMBERS: un Gesù Bambino rotto, in gesso, dal quale Serena Giorgi e Giulio Perfetti colgono una richiesta anti-contemporanea, quella di non essere gettato, ma riconosciuto, perché quel riconoscimento, quella contemplazione del vuoto lasciato dal braccio mancante ci invitano a ricomporre non l’oggetto, ma noi stessi, nell’eco di un mondo dove le guerre profanano i luoghi dell’amore e della vita, i nidi, i rifugi perduti, lasciando indietro non storie ma cifre.
Quel bambino bisbiglia: «Volevo raccontarmi», «Con tenerezza», «Rispettate i nidi», «Giorno dopo giorno», «Noo perché», «L’impossibilità di esserci» …
«Poi quei nomi sono diventati numeri. Parecchi numeri. Senza più storie», riecheggia Primo Levi, ancora troppo attuale, come lo è la "Strage degli Innocenti" di Giotto, a cui Serena e Giulio si sono ispirati, ieri come oggi, proprio perché lì il martirio infantile si fa specchio del male collettivo.
Quand’è che il male si è normalizzato? Quand’è che l’innocenza è stata profanata dal gelo umano?
Così il duo Giorgi&Perfetti, attraverso media diversi: video, un’installazione, un trittico, composizioni in tecnica mista e un libro d’artista, sovrappone all’immagine di Gesù bambino numeri, strumenti di dominio e di controllo, il cuore dell’oblio dell’essere. «La nostra epoca riduce tutto a calcolo e funzionalità», osserva il filosofo Martin Heidegger.
NUMBERS| Rispettateinidi vuole indicarci il punto cieco a cui siamo arrivati, ci invita al pensiero meditativo, alla sua apertura. Ma allora un numero cos’è? Un numero non è mai solo un numero, ma nasconde il dolore, il bisogno di giustizia, l'urgenza del cambiamento… è indicatore del sacro, governa i rapporti musicali, i movimenti degli astri e le proporzioni naturali, come ci insegnano Aristotele e Pitagora, possiede un valore ontologico che si riflette sull'ordine del cosmo e sulla vita stessa.