Serena Piccinini
 – Le Jardin Extraordinaire

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO ETTORE ARCHINTI
Via Pavia 26, Lodi, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a domenica – orario 17.00 – 19.00

Vernissage
23/05/2015

ore 18,30

Biglietti

ingresso libero

Patrocini

La mostra è realizzata con il Patrocinio del Comune di Lodi e la collaborazione di Seminaria Sogninterra.

Artisti
Serena Piccinini
Curatori
Marianna Fazzi
Generi
arte contemporanea, personale


Il progetto, vincitore della Call for Artist 2013-2014 rimanda all’equilibrio silenzioso e variopinto del mondo naturale. Di questo rincorre il respiro creativo insito della creazione materializzandosi nella leggerezza aerea delle sculture di Serena Piccinini.

Comunicato stampa

Inaugura il prossimo 23 maggio presso il Museo Ettore Archinti di Lodi la mostra personale dell’artista Serena Piccinini, curata da Marianna Fazzi e dall’evocativo titolo “Le Jardin Extraordinaire” celeberrima canzone dello chansonniere francese Charles Trenet.
Il progetto, vincitore della Call for Artist 2013-2014 rimanda all’equilibrio silenzioso e variopinto del mondo naturale. Di questo rincorre il respiro creativo insito della creazione materializzandosi nella leggerezza aerea delle sculture di Serena Piccinini.

Carte pregiate e variopinte formano creature speciali, con nomi che ne esaltano le caratteristiche e la forte personalità.
Un’installazione immersiva che rende possibile un viaggio in una dimensione sospesa, onirica e fantastica in cui tutto può accadere e che invita a ripensare alle possibilità di esperire l’ambiente circostante attraverso il movimento, continuo ed invisibile, dell’elemento aria.

Laureata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e in Scienze Antropologiche all’Università dell’omo- nima città, Serena Piccinini è un’artista poliedrica che opera in diversi ambiti e lavora con grande consapevolezza artistica. 
Per Serena Piccinini il mondo è popolato da cose leggere e cose pesanti e l’immaginazione permette all’artista di risvegliare il suo istinto creativo e di elevare i pensieri e i riflessi di queste “cose” che grazie alle emozioni divengono sculture, installazioni, fotografie, mondi plasmati nella duttilità magica della carta, del legno, dei fili e dei materiali di uso comune.