Sergio Fiorentino – Dipinti
I dipinti di Fiorentino, tutti di grande formato, indagano sulla figura umana, sospesa in una dimensione di attesa, tra sogno e realtà.
Comunicato stampa
Venerdì 20 settembre 2013 alle ore 19 si inaugura a Taormina la mostra “Sergio Fiorentino - Dipinti” a cura di Giuseppe Morgana.
L’evento fa parte della sezione “mostre d’arte” di Taobuk 2013, il Festival Internazionale del Libro di Taormina che si terrà dal 21 al 27 settembre con il patrocinio di: Regione Sicilia, Comune di Taormina, Università degli Studi di Catania, Università degli Studi di Messina, Taormina Arte, Fondazione Mazzullo.
La mostra è allestita nella sala “Estate” del Palazzo Duchi di Santo Stefano, sede della Fondazione Mazzullo.
Il percorso espositivo propone opere per la maggior parte inedite ed è articolato in tre sezioni: Tuffatori, Gemelli e Ritratti. I dipinti di Fiorentino, tutti di grande formato, indagano sulla figura umana, sospesa in una dimensione di attesa, tra sogno e realtà.
Scrive Anna Maria Ruta: «Non esercizi di pittura, ma creazioni vere, scaturite dalle riflessioni e dalle emozioni accumulate negli anni, che ad un certo momento hanno chiesto pirandellianamente al suo creatore di venir fuori, di emergere dal chiuso celato dell’inconscio e della stessa coscienza, per incarnarsi in immagini concrete, visibili, vive per se stesse. (…) Il suo è un visionarismo carico di simboli e di richiami colti dall’occhio di Odilon Redon (Le Cyclope) e dall’uomo cieco, il poeta veggente Apollinaire, che non vuole vedere il presente, ai pesci di De Chirico, dalle teste di Magritte, all’eleganza, la pastosità e la bellezza delicata e incantata del Novecento di Donghi o di Casorati, tutto intriso di una vena di Realismo magico e di Simbolismo, più che di Metafisica, in un piacevole sincretismo di sollecitazioni figurative e metaforiche. (…) Anche dal punto di vista cromatico, la preferenza data a colori tenui, pastellati, che ricordano certe delicate sfumature della Scuola di Scicli, con Guccione in testa (i suoi mari e i suoi orizzonti infiniti) riconducono a questo bisogno - forse impossibile, forse irrealizzabile - di tenue bellezza da offrire al mondo».
La mostra è organizzata dall’associazione Art Promotion Taormina presieduta da Giuseppe Filistad e fa parte del programma delle celebrazioni del Centenario della nascita di Giuseppe Mazzullo.