Sergio Lombardo – Fortuita Eventa

La mostra espone un aspetto della Pittura Stocastica, – arte algoritmica generativa -, nonché una delle invenzioni più caratterizzanti della ricerca d’avanguardia di Lombardo.
Comunicato stampa
La Galleria La Nuvola di Via Margutta è onorata di ospitare, venerdì 21 marzo 2025 alle ore 18, la nuova personale di Sergio Lombardo (Roma, 1939), a cura di Alice Falsaperla e in collaborazione con l’Archivio Sergio Lombardo, con la partecipazione di Stella D’Argenzio e Fabio Ianniello. L’evento, patrocinato dal Comune di Roma e dalla Fondazione Scuola Romana Rorschach, espone un aspetto della Pittura Stocastica, - arte algoritmica generativa -, nonché una delle invenzioni più caratterizzanti della ricerca d’avanguardia di Lombardo.
L’aggettivo “stocastico” (dal greco “tirare a sorte”) denota il calcolo matematico delle probabilità; esso si fa sinonimo di “casuale” per misurare l’aleatorietà di eventi che variano in base a leggi non deterministiche. Il Caso è predominante qui, a partire dal titolo, come prosecuzione dell’ultima mostra negli spazi storici de La Nuvola, Dai Monocromi ai Gesti Tipici, e come omaggio a Maurizio Calvesi che, riferendosi a Lombardo, cita Plutarco: «Siamo a metà tra le macchie di Rorschach e una visione del mondo come ipotetico ordine creato dal Caso, secondo una concezione attuale, ma antica quanto almeno Plutarco; il quale scrisse che la natura è costituita nella tradizione latina “ex eventi fortuiti, quando fortuita eventa ordine inter se sortiuntur”».
Il progetto si focalizza su un particolare procedimento, denominato Quilting (2017), che consiste in un insieme di forme, apparentemente senza senso, assemblate attraverso tassellature stocastiche bianche e nere.
L’elemento distintivo di questa mostra risiede nella presenza esclusiva di esemplari cartacei, contraddistinti da Minimalità, Completezza, Compattezza e Toroidalità. Sul fondo campeggia la tela Hazard, sintesi di un’ulteriore e suggestiva modalità pittorica.
L’esposizione, visibile al pubblico fino all’11 aprile 2025, ha un carattere matematico ed estetico, storico e documentaristico. Il valore della sperimentazione di Lombardo rende manifesto l’impulso generatore di trattenere il coinvolgimento totale del fruitore, del suo impegno fisico e psichico, fino ad influenzarne la vita, l’ignota casualità e i mondi psichici che l’abitano.
«Ma è un ordine o un disordine, quello a cui i “fortuita eventa” provocati dall’eventualista Lombardo più segretamente ambiscono? Un modo scientifico e artistico, inseparabilmente, di guardare all’ignoto che è in noi, senza alcuna concessione al mistero. Un modo artistico che vuol togliere mistero all’arte per aggiungere imprevedibilità alla vita, e scientifico per reagire alle residue, ineliminabili suggestioni dell’arte, trasformandole in entità analizzabili».
(Maurizio Calvesi, 1995)