Sergio Morello – Trasformazioni e tensioni tra pittura e performance
Un’antologica che racconta più di cinquant’anni di attività creativa caratterizzati da una continua ricerca sul senso dell’arte e sulla materia.
Comunicato stampa
A Spazio Officina (Chiasso, Svizzera) si inaugura giovedì 22 ottobre 2015 alle ore 18.30 la mostra “Sergio Morello (1937). Trasformazioni e tensioni tra pittura e performance”, a cura di Dalmazio Ambrosioni e Nicoletta Ossanna Cavadini: un’antologica che racconta più di cinquant’anni di attività creativa caratterizzati da una continua ricerca sul senso dell’arte e sulla materia. L’esposizione s’inserisce negli approfondimenti tematici di artisti contemporanei legati per nascita o per operatività al Canton Ticino – Morello, nato a Mendrisio, vive e lavora a Chiasso – che trovano espressione presso Spazio Officina.
L’allestimento, suddiviso in sezioni, mette in evidenza le continue trasformazioni, tensioni ed elaborazioni critiche operate negli anni da Sergio Morello: dai primi esiti all’Accademia di Brera con pennellate continue e colori chiari e cristallini, alle denunce, in pieno Sessantotto, attraverso l’arte “sociale” e l’impegno politico, all’analisi del linguaggio della “pittura analitica” dove il colore, con le sue varie pigmentazioni cromatiche, diventa protagonista. Per proseguire con la Land Art, di cui Morello è uno dei massimi esponenti in Ticino con Armando Losa (1936) e Milvia Quadrio (1936), poi la serie delle “tavole concave e convesse” che si incurvano e acquisiscono una dimensione spaziale, i “ritagli”, dove opere ritagliate sono esposte con la loro tavola di partenza, e le “cuciture e ricuciture” degli anni Duemila su tavole in legno con pennellate eseguite di getto e tagli visibili ricuciti, per arrivare infine ai lavori più recenti del 2015 che, ancora una volta, sono l’espressione di una ricerca innovativa. Nella fase attuale Sergio Morello si interessa alla cosiddetta “percezione dell’invisibilità”: una pennellata che si arricchisce di trasparenze, sottili cromie e un tangibile filo della continuità (visibile però solamente quando ci si avvicina). L’antologica si chiude così con l’opera “Tenere” (2015, acrilico e corda su tavola, 85 x 100 cm).
La mostra presenta anche un assemblaggio di immagini e filmati (interviste e servizi dedicati a Morello) che scandiscono i momenti salienti del suo percorso artistico.
L’evento a Spazio Officina costituisce l’occasione per Sergio Morello di “mettere ordine” nel suo archivio, di dare uno sguardo prospettico su più di cinquant’anni di lavoro, riuscendo anche a far rivivere quelle “Color-Azioni” con le quali, tra la fine degli anni Settanta e i primi Novanta, ha proposto in maniera ineludibile il tema della Land Art. A tal proposito in mostra saranno documentati tramite schizzi, disegni e foto, gli interventi di arte ambientale realizzati in Ticino. Si inizia con “Color Azione 1”, realizzato con il tinteggio a mano di bende in tessuto stese sotto il ponte di Castel San Pietro (1979), seguito da “Pittura-musica ambientale precaria” nell’Aula Magna del Ginnasio di Morbio Inferiore (1980) con musiche originali di Francesco Hoch, poi dal “Bateau ivre” sulla collina dell’Istituto Agrario Cantonale di Mezzana (1982) con vele in stoffa (sradicate nottetempo da una bufera di vento), quindi con il “Mare in scatola” a Casa Rusca a Locarno (1984) e con la “Cassa cromatica” in Piazza Boffalora a Chiasso (1988) con la stesura a pennello di colorazioni trasparenti su carte giapponesi, sino alla performance “Ragnatela”, sempre a Chiasso (1997).
In mostra vengono presentati anche cinque progetti minori (non tutti realizzati): “Ex Tasis” (1983), “Casa DORA” (1983), “Attendamento urbano” (Milano, 1984-1985), “Cassa cromatica sul lago” (1985) e “Aquilone in piazza” (1992). Si tratta di performances legate all’arte ambientale che costituiscono un’esperienza singolare e distintiva della poetica di Morello.
Nella sua molteplicità di variazioni cromatiche, pittoriche e materiche la mostra dedicata a Sergio Morello presenta nel complesso oltre un centinaio di opere, compresi alcuni schizzi delle installazioni di Land Art, disegni preparatori, acquerelli, litografie, grafiche, incisioni e il grande trittico “Alpi da vendere” (1974, olio su tela, 200 x 400 cm) in un percorso antologico ove la visione concettuale dell’arte arriva fino alle molteplici velature e sovrapposizioni cromatiche con ricuciture metaforiche. Si tratta di approfondimenti che puntualmente han dato vita a stagioni, a cicli sempre nuovi e, per quanto tra loro collegati, non sempre classificabili secondo le dinamiche delle contemporanee correnti artistiche.
La mostra presenta opere dell’Archivio dell’artista, come pure delle Collezioni d’Arte dei Comuni di Chiasso, Balerna e Riva San Vitale, della Collezione Città di Lugano, del Museo Cantonale d’Arte di Lugano - Deposito del Canton Ticino, delle Collezioni private di Carlo Medici (Chiasso) e di Matteo Quadranti (Chiasso).
INAUGURAZIONE
L’inaugurazione si tiene giovedì 22 ottobre 2015 alle ore 18.30 a Spazio Officina alla presenza dell’artista, di Patrizia Pintus, Capo Dicastero Cultura di Chiasso, di Antonio d’Avossa, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Brera che ha scritto un saggio in catalogo, e dei curatori: Dalmazio Ambrosioni, giornalista e scrittore, e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo e dello Spazio Officina di Chiasso.
CHI HA SOSTENUTO LA MOSTRA
La mostra è resa possibile grazie al Dicastero Cultura del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino - Fondo Swisslos, dell’AGE SA e della Banca Popolare di Sondrio (Suisse).
Si ringraziano la SUPSI-Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, e in particolare il Laboratorio cultura visiva del DACD-Dipartimento ambiente costruzioni e design, per la collaborazione nell’ambito del progetto grafico della mostra.
Si ringraziano Patrizia e Giuliano Cormano dell’Azienda vinicola Cormano, Morbio Inferiore, per avere gentilmente offerto i vini del rinfresco in occasione dell’inaugurazione.
CATALOGO
“Sergio Morello. Trasformazioni e tensioni tra pittura e performance” a cura di Dalmazio Ambrosioni, Nicoletta Ossanna Cavadini, con saggi dei curatori e di Antonio d’Avossa, a corredo un’appendice documentaria con un ricco apparato iconografico e un’intervista a Sergio Morello, Progetto Stampa, Chiasso 2015, 24 x 24 cm, p. 144, CHF 29.- / Euro 29.
EVENTI COLLATERALI
In correlazione con la mostra è prevista una visita guidata gratuita alla presenza di Sergio Morello per sabato 7 novembre 2015 alle ore 10.00.
Visite guidate su prenotazione sono possibili per associazioni, gruppi, scolaresche scrivendo a [email protected].