Sergio Racanati – Luctus. A consciousness cHoral soul
L’installazione site specific LUCTUS – A consciousness cHoral soul rientra nella ricerca che l’artista svolge da diversi anni sui rituali, con uno sguardo sui meccanismi che facilitano processi di auto-guarigione.
Comunicato stampa
Sabato 12 ottobre 2024, in occasione della XX Giornata del Contemporaneo, Ex Elettrofonica inaugura LUCTUS – A consciousness cHoral soul, installazione performativa e mostra di Sergio Racanati a cura di Gianluca Brogna.
L’installazione site specific LUCTUS – A consciousness cHoral soul rientra nella ricerca che l’artista svolge da diversi anni sui rituali, con uno sguardo sui meccanismi che facilitano processi di auto-guarigione. Attraverso questa prospettiva Sergio Racanati riflette sulle questioni di emergenza sociale, politica, ambientale ed etica che l’umanità sta affrontando a livello globale.
La sala centrale della galleria è interessata da un intervento performativo sonoro e olfattivo, atto a creare uno stato di sospensione percettiva e permanente instabilità, per mettere in scena il dolore. Il corpo fisico, astrale, metafisico nella dimensione del dolore collettivo. Il corpo è inteso come ecosistema materiale e immateriale nella dimensione della perdita, del lutto appunto. L’esperienza che lo spettatore è chiamato a fare all’interno dell’istallazione è mettere in risonanza il proprio vissuto con la storia collettiva. E’ una riconsiderazione della possibilità di portare benessere spirituale a un'umanità vessata dal dolore, dalla violenza, dagli abusi, dalla privazione e dall’oppressione.
La dimensione olfattiva è affidata all’incenso omanita, raro e molto prezioso, ottenuto dall'albero della Boswellia Sacra. Conosciuto anche come olibano, dall'arabo al-lubàn. L'albero Boswellia Sacra cresce nel sud dell'Oman e produce la più alta qualità di incenso. La resina brucia all’interno di un’incensiera, un’opera realizzata dall’artista che nello stesso tempo è medium della performance.
La dimensione narrativa è affidata completamente al sound: un susseguirsi di sonorità di matrice ambient, tekno, dark, progressive, minimal, danno corpo alla scrittura mutante, ibrida e spuria dell’esperienza acustica. Il processo sonoro di Racanati procede per evoluzioni e collassi, stracciature e smagliature, cercando di decostruire le dinamiche inutili del tempo per portare alla luce un mantra, un suono all’interno del quale perdersi e ritrovarsi. L’artista dichiara infatti: “spero sia una trance collettiva in cui ritrovare energie per una nuova palingenesi”.
Nella sala attigua alla principale della Galleria sarà presente un film a colori dal titolo DEBRIS/DETRITI_Oman realizzato nel novembre 2023, che appartiene alla ricerca sui SUD del Mondo in cui l’artista osserva, attraverso una lente quasi etnografia, i territori liminali, gli atteggiamenti comunitari, compiendo degli attraversamenti viscerali come lui stesso li definisce.
A corredo del film una serie di fotografie realizzate a Ras Al Hadd, villaggio a circa 60 km dalla citta di Sur, capitale della regione di Ash Sharqiyah. Questo luogo e la sua spiaggia, oggi riserva naturale, sono stati insediamenti umani sin dal terzo millennio a.C. rappresentando un importante rifugio non solo per le navi in caso di intemperie, ma anche per gli aerei durante la seconda guerra mondiale. Le Tartarughe Verdi ogni anno approdano nella spiaggia di Ras Al Jinz per nidificare e deporre le uova.