Sergio Ragalzi – Acromate Inquieto
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Una retrospettiva dedicata alle opere dell’artista piemontese.
Comunicato stampa
APART spaziocritico presenta, Giovedì 4 Febbraio, SERGIO RAGALZI (Torino 1951): “Acromate Inquieto”, retrospettiva dedicata alle opere dell’artista piemontese.
Dodici lavori realizzati tra la fine degli anni ‘80 e inizi degli anni ‘90 - sia su carta che su tela- introdurranno una piccola parte della grande produzione artistica di Ragalzi, a partire dalla serie Ombre Atomiche, agli Insetti, Bozzoli, fino ad arrivare ai Virus.
Quello di Sergio Ragalzi è un pensiero politico-sociale dell’arte; attraverso una grande sensibilità ricettiva, percepisce inconsciamente la durezza dell’esistenza nelle sue immagini, energie, contrasti e dolori, per poi tentare di risolverla nei suoi lavori. Il colore sparisce, non compare. Attraverso la sua non presenza, trattiene ogni sfumatura verso distinte polarità: il bianco e il nero.
Per l’artista la pittura è elemento disturbante, quasi forviante; la profondità e l’equilibrio di ogni rappresentazione, attraverso l’uso bilanciato degli opposti, rende, per Ragalzi, l’immagine più nitida, essenziale, quasi immateriale.
La figura non c’è, svanisce, si dissolve nell’ombra, nell’immagine del nulla.
Ed è così che Sergio Ragalzi rappresenta la vita e quindi la sua pittura, attraverso l'essenza e la presenza dell'ombra, con un filtro emozionale drammatico e pungente, come un “acromate inquieto”, come una fotografia in bianco e nero.