Sergio Ragalzi – Iene/Hyenas
Il doppio racconto di due simbologie: la testa di iena e il teschio di scimmia, immagini aggressive che esprimono il momento sociale del mondo contemporaneo che vive momenti tragici di violenza.
Comunicato stampa
In occasione della Milano art week, la Galleria Raffaella De Chirico Arte contemporanea inaugura un nuovo spazio in Via Monte di Pietà 1A, luogo che rimarrà l’unica sede della galleria, che dopo molti anni ha chiuso i battenti della storica sede torinese. Il nuovo spazio, nel quartiere Brera, apre al pubblico con una personale dedicata all’artista Sergio Ragalzi (Torino, 1951).
Il titolo della mostra "Iene" rimanda direttamente al ciclo di dipinti omonimo esposto negli spazi della galleria, risalente agli anni Ottanta e quasi totalmente inedito. Questa serie di tele è caratterizzata dai ritratti essenziali del mammifero selvatico, la cui testa - priva di una fisionomia definita ma riconoscibile per la presenza della bianca dentatura - domina l'intera superficie pittorica. Accanto alle opere pittoriche, in mostra verranno presentate anche sculture raffiguranti le teste scheletriche di scimmia, tema caro all’artista e indagato sin dagli anni Novanta: tra quelle esposte una è di recentissima produzione, realizzata in acciaio corten verniciato, e fa parte di un ciclo più ampio che verrà presentato entro la primavera e del quale qui si vuole dare un’anticipazione.
Questa esposizione offre così un doppio racconto attraverso due simbologie distintive: la testa di iena e il teschio di scimmia, immagini che evocano l'aggressività e riflettono i momenti tragici di violenza presenti nel contesto sociale del mondo contemporaneo.
La mostra aprirà il 10 aprile 2024 e durerà fino al 30 maggio, sarà visitabile dall’11 al 13 e dal 16 al 20 aprile dalle ore 15.00 alle 19.00. Nei restanti giorni sarà visitabile su appuntamento.
L’opening sarà il 10 aprile dalle 18.00 alle 21.00.
BIOGRAFIA SERGIO RAGALZI
Sergio Ragalzi nasce nel 1951 a Torino dove tuttora vive e lavora.
Esordisce sulla scena dell’arte italiana nel 1984 con Extemporanea, la mostra che consacra la riapertura della galleria romana l’Attico di Fabio Sargentini, galleria che gli dedicherà negli anni numerose personali.
Dal 2020 lavora con la galleria Raffaella De Chirico con la quale ha realizzato due mostre personali negli spazi di Torino e Milano e partecipato ad alcune collettive.
Nel 1985 partecipa alla mostra Anni ottanta alla galleria d’Arte Moderna di Bologna.
Lo stesso anno viene invitato al Museo de Arte di San Paolo del Brasile e alcune sue opere verranno presentate nella mostra L’Italie Aujourd’hui al Centre Nazionale d’Art Contemporain di Nizza, curata da A.B. Oliva, Maurizio Calvesi, Antonio Del Guercio, Filiberto Menna. Nel 1986 partecipa alla mostra itinerante Francoforte-Hannover-Vienna Aspekte der italienischen Kunst 1960 - 1985 curata da Renato Barilli.
Nel 1996 partecipa alla XII Quadriennale d’Arte al Palazzo delle Esposizioni a Roma. Nel 1997 vince il Premio della Camera dei Deputati, per l’occasione verrà acquisita una sua opera per la collezione della Camera che nello stesso anno gli dedica un catalogo e una mostra personale. Nel 2001 le sue sculture vengono esposte alla mostra La scultura italiana del XX secolo, Italia in Giappone 2001 - 2002 nei tre musei d’arte moderna giapponesi di Ibaraki, Yokoama e Kagoshima.
Nel 2007 viene organizzata un sua mostra antologica negli spazi della fabbrica Pagliero a Castellamonte.
Quattro sono le mostre personali più significative del 2008: Acquario alla galleria Allegretti di Torino, Voliere alla Galleria Delloro di Roma, Due insetti neri al Castello di Rivara, e Pioggia Nera a Milano, da Grossetti Arte Contemporanea.
Nel 2010, l‘installazione Genetica 2093 è presentata presso gli spazi dell‘Auditorium di Roma, al Superstudio Più a Milano, presso la Lucas Carrieri Art Gallery di Berlino in occasione della 6th Berlin Biennale of Contemporary Art, a Torino in via Palazzo di Città e presso il Castello di Rivara.
La stessa installazione Genetica 2093 è presentata a Roma, nel Settembre 2010, negli spazi del MACRO.