Sergio Sarri – Space Ballet
L’esposizione si pone come una vera e propria antologica che analizza mezzo secolo di carriera dell’artista, proponendolo come uno dei protagonisti della Pop Art specifica del Nord Italia.
Comunicato stampa
Lo “Space Ballet” dell’artista Sergio Sarri dal 22 luglio al 10 settembre 2017 nella storica sede di Villa Argentina a Viareggio (LU). Curata da Niccolò Bonechi, la mostra sarà inaugurata sabato 22 luglio alle 18.30.
La personale, promossa dalla Provincia di Lucca in collaborazione con l’Associazione Sergio Sarri, con il patrocinio della Città di Viareggio e l’adesione del MiBACT e con il sostegno di Robilant+Voena, raccoglie una trentina di dipinti realizzati tra il 1968 e il 2017.
L’esposizione si pone come una vera e propria antologica che analizza mezzo secolo di carriera dell’artista, proponendolo come uno dei protagonisti della Pop Art specifica del Nord Italia che, guardando soprattutto alle esperienze europee – inglesi e francesi – si discosta da quella romana dando origine ad esiti di grande complessità e raffinatezza.
Il titolo dell’esposizione – “Space Ballet” – fa riferimento al grande trittico del 2017 che occupa la sala più importante del primo piano di Villa Argentina. Come scrive Armando d’Amaro nel testo critico che accompagna la mostra “Specchio non sempre impassibile delle nostre miserie, l’artista raggiunge insieme apice e sintesi della sua più recente ricerca nel trittico SPACE BALLET, dove - fondendo il commensurabile dell’apollineo con l’irrazionale del dionisiaco – cita ed omaggia il teatro di un maestro del Bauhaus: Oskar Schlemmer che, in equilibrio formale tra cromatismi e plasticità, legava classicismo a modernismo operando scissioni e ricomposizioni ardite nel tentativo utopico di rifondare un genere già diviso tra umani che agiscono come macchine e macchine che operano come umani”.
Il percorso espositivo si sviluppa al primo ed al secondo piano della villa liberty di proprietà della Provincia di Lucca, recentemente restaurata ed adibita a sede espositiva. In particolare il piano terra accoglie le opere storiche di Sergio Sarri, indicando allo spettatore quali sono state le matrici stilistiche che hanno condizionato e caratterizzato la propria ricerca dagli anni Sessanta ai Novanta. Il secondo piano, invece, è interamente dedicato ad opere realizzate nell’ultimo periodo. Questi dipinti mostrano come l’indagine pittorica dell’artista sia andata avanti, in una direzione certamente meno sintetica, pur mantenendo un forte legame con le precedenti esperienze, soprattutto sotto il profilo compositivo e delle intenzioni.
A Sarri interessa inventare un mondo, non replicare quello esistente, parlare di utopie e di scenari futuribili. Difficile da classificare e definire, Sarri è un pittore raffinato che ha superato anagraficamente il Pop dopo averlo contaminato con la sfera concettuale.
La mostra sarà visitabile fino al 10 settembre 2017, da martedì a sabato con orario 10-13 e 15-19, sabato 21-23, domenica 18-23. Chiuso lunedì. Ingresso libero.
Per contattare la sede espositiva: T. +39 0584 48881, [email protected]. Per maggiori informazioni: T. +39 366 1843396, [email protected], www.emanuelegiannelli.it
Sergio Sarri è nato a Torino nel 1938, vive e lavora a Calice Ligure. Alla fine degli anni ‘50 viaggia in Europa seguendo alcuni corsi di pittura a Berna e a Parigi. Dopo il viaggio negli Stati Uniti, nel 1965, inizia la ricerca sul rapporto uomo-macchina che sarà la tematica che caratterizzerà tutto il suo lavoro. Si dedica anche al cinema di ricerca sperimentale con i film dal titolo, “ Le storie di Varazze”, “Le avventure di Nessuno” e “Vostock“ . Nel 1969 inizia la collaborazione con la galleria Vinciana di Milano che durerà per alcuni decenni. Appassionato di fumetti, alla fine degli anni 80 inizia a pubblicare storie a fumetti sulla riviste “Corto Maltese” e su riviste internazionali come “Heavy Metal” e “Comic Art”, firmandosi come SeSar. Dal 1994 al 1997 è stato docente di Anatomia artistica all’Accademia di Brera di Milano. Sarri ha esposto in importanti istituzioni pubbliche e private: Musée Municipal di Saint Paul de Vence (1968); XXXVI Biennale Internazionale d'Arte di Venezia nella Sezione Grafica e nel padiglione Venezia (1972); Galleria Vinciana, Milano (1969, 1972, 1973); Galerie-T, Amsterdam (1974); Hagener Kunst Kabinet, Hagen (1975); Palazzo dei Diamanti, Ferrara (1976); Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi (1980); XI Quadriennale di Roma (1986); Galleria Nuova Gissi, Torino (1994); Montserrat Gallery, New York (1996,1998); Univerisitat de Valencia, Valencia (2003); Museo MAGI ‘900, Pieve di Cento (2003); 54ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Milano (2011); Galleria Robilant+Voena, Milano (2017).