Sergio Sechi – Sono andato a letto presto
Mostra personale Sono andato a letto presto di Sergio Sechi, a cura di Maria Arcidiacono e con la collaborazione di Oroincentri.
Comunicato stampa
Il giorno 16 novembre 2018 alle ore 18.00 inaugura presso maGmaLabSpace, la mostra personale Sono andato a letto presto di Sergio Sechi, a cura di Maria Arcidiacono e con la collaborazione di Oroincentri.
1984-2014: un’assenza di trent’anni, con pellicole, stampe e rullini irrimediabilmente perduti, lunghe stagioni di astinenza dall’obiettivo fotografico per costruirsi una nuova identità professionale in tutt’altro settore e in un’altra città. È stato questo frammento biografico a suggerire il titolo per la prima mostra personale del fotografo romano Sergio Sechi.
Un appuntamento voluto per celebrare il ritorno a certe consuetudini, come la scelta dell’inquadratura, la messa a fuoco, lo studio della luce, ritrovando quella metodologia appresa nelle aule e in camera oscura, alla quale si è aggiunta, con misura, l’esperienza digitale.
Uno sguardo, quello del fotografo, che ha raggiunto una sensibilità consapevole e adulta e non si è accontentato di riscoprire sapientemente un gesto meccanico, ma ha voluto studiare avidamente il percorso dei grandi maestri della fotografia. Una corsa ad inseguire quel tempo perduto, (Longtemps, je me suis couché de bonne heure è una citazione della Recherche proustiana, che Sergio Leone ha poi inserito nelle sue pellicole) supportato in particolar modo dall’ottimo stampatore Luciano Corvaglia. Negli anni recenti, molti sono stati i ritratti e le foto scattate nel corso di eventi d’arte, di rievocazioni storiche e all’interno di set con luci ben calibrate e soggetti in posa.
Ma, agli scatti ‘su richiesta’ si sono affiancati quelli in libertà, con pellicole che colorano di passato spiagge di recentissime estati, in compagnia di ragazzi che si tuffano ‘a bomba’ e bagnanti assopiti, dentro caseggiati condominiali che profumano di sughi a lunga cottura o con sogni che si concretizzano in set improvvisati nella ritrovata campagna romana, oppure nelle incursioni nei festival d’oltralpe, dove piccoli squarci di poesia si fanno spazio nei capannoni fieristici.
La mostra prevede un set a sorpresa, che avrà protagonisti gli stessi visitatori e si ispirerà ad un noto saggio del critico francese Roland Barthes: "Davanti all'obiettivo io sono contemporaneamente: quello che io credo di essere, quello che vorrei si creda io sia, quello che il fotografo crede io sia, e quello di cui egli si serve per far mostra della sua arte”. (R. Barthes, La camera chiara)
Sergio Sechi è nato nel 1967 a Roma, dove vive e lavora. Ha frequentato fino al 1984 l’Istituto Statale d’Arte Silvio d'Amico, per poi diplomarsi al Liceo Artistico Casal de Merode. Dopo una lunga pausa (1984-2014) ha ripreso l'attività di fotografo. I suoi scatti compaiono su periodici e quotidiani (tra i quali Premium, Focus Storia e il Sole 24 Ore) e sono stati scelti come copertine per alcuni volumi di narrativa. Si è aggiudicato riconoscimenti nel 2016 e nel 2017 alla prima e alla sesta edizione del MOSTRO, collettiva fotografica presso la Tevere Art Gallery di Roma, a cura di Luciano Corvaglia. Nell’agosto 2016 ha esposto presso l’ex convento dei domenicani a Muro Leccese (LE) in occasione di “For the love of God”, collettiva artistica internazionale. Nel 2017 ha partecipato con una sua opera a "Les Rencontres de la photographie" ad Arles. "Sono andato a letto presto" è la sua prima mostra personale.