Sergio Ùnia – L’aspetto emozionale della forma
L’esposizione temporanea di Sergio Unia a Palazzo Ottolenghi è incentrata sull’aspetto emozionale della forma, dove il soggetto prediletto è la figura femminile, la cui bellezza e grazia viene presentata con esattezza anatomica e dove la gioia intatta delle manifestazioni vitali è espressa in armonia di proporzioni, in franca sensualità, senza inquietudini o turbamenti sia nelle opere scultore in bronzo sia nei disegni a china o a sanguigna.
Comunicato stampa
Con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Asti e della Fondazione Palazzo Mazzetti di Asti si inaugurerà il 6 agosto alle ore 18,00 presso lo storico Palazzo Ottolenghi la prestigiosa personale dello scultore torinese Sergio Unia. La mostra, curata dal noto critico d’arte Giorgia Cassini, è la sesta esposizione organizzata nell’ambito della rassegna d’arte contemporanea “Creuza de ma. Mulattiere d’arte e di confine” e programmata in concomitanza con l’importante evento culturale “Asti nel Seicento” allestito nell’adiacente Palazzo Mazzetti.
Già presente in permanenza ad Asti presso la collezione della Cassa di Risparmio ed ulteriormente con due opere scultoree a tema sacro, una nella chiesa San Giovanni Bosco di Asti e l’altra in quella di Santa Maria di Belveglio; l’esposizione temporanea di Sergio Unia a Palazzo Ottolenghi è incentrata sull’aspetto emozionale della forma, dove il soggetto prediletto è la figura femminile, la cui bellezza e grazia viene presentata con esattezza anatomica e dove la gioia intatta delle manifestazioni vitali è espressa in armonia di proporzioni, in franca sensualità, senza inquietudini o turbamenti sia nelle opere scultore in bronzo sia nei disegni a china o a sanguigna.
«Sergio Ùnia è una delle personalità che dominano la scena della scultura europea - commenta la dott.ssa Giorgia Cassini - autore di una ritrattistica tesa a cogliere un particolare momento di vissuto legato alla propria quotidianità di affetti familiari. Di fatto si distingue per la predilezione di temi intimistici e per un certo distacco dalle ricerche plastiche contemporanee. Temi iconografici precipui che interpreta con molte varianti personali, improntando tutta la sua opera al ritorno alle forme e alle proporzioni classiche dove l’energica fermezza del bronzo si diluisce in mitigata dolcezza ignuda secondo i dettami neoclassici. La consapevole scelta di un soggetto volutamente prediletto è in effetti riscattata dall’alto rigore formale con cui sono condotte le opere scultoree: il taglio delle figure è sempre magistrale e il contorno nitidissimo mette in evidenza anche la componente lineare che costituisce sempre uno degli aspetti fondamentali dei moderni ritorni all’arte antica. I volti amati delle figlie Rossana e Marcella sono i temi che sviluppa con l’affetto e l’innocente naturalezza confacente alla spontaneità del suo mondo poetico. Sono visioni equilibrate e serene, ritratti acutamente individuati, nudi dalle membra ferme e salde, che si ravvivano al gioco sapiente dell’ombra e della luce, dove la dolcezza caratterizza i volti morbidamente modellati. L’amorevole trattazione dei volti, l’armoniosa cadenza del taglio compositivo, fanno di queste sculture opere di rara eccellenza e maturità artistica. I richiami all’antico sono pertanto sostanziati da uno spirito del tutto nuovo. All’esattezza anatomica delle figure e al senso del volume si accompagna la straordinaria finezza del modellato espressione di un ideale di bellezza estetica: un’armonia e una proporzione che rispondono agli ideali classici ma che rappresentano anziché il “bello ideale” il “bello naturale”.
Quasi rapito dall’eterno incanto della bellezza femminile, le sue opere sono un lungo canto dedicato alla donna, alla grazia pudica e adolescente, ricerca armoniosa d’intima dolcezza e delicato senso della beltà».
SERGIO ÙNIA – Cenni biografici
Sergio Unia nasce a Roccaforte di Mondovì (CN), giovanissimo si trasferisce a Torino dove segue i Liberi Corsi di Nudo all’Accademia Albertina. Scultore di fama internazionale, nominato accademico ad honorem dalla Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi sezione scultura in una cerimonia presieduta dal Cardinale Ravasi presso il Pantheon di Roma, sue opere sono presenti in collezioni pubbliche della Regione Valle d’Aosta, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo, della Provincia di Alessandria, a Palazzo Levi sede municipale del Comune di Acqui Terme, nella chiesa San Giovanni Bosco di Asti e in quella di Santa Maria di Belveglio (AT), nella piazza di Dolceacqua (IM), al Casinò di Saint-Vincent (AO), al Museo Diocesano di Susa, nella Pinacoteca di Pinerolo (TO) e di Guarene d’Alba (CN), nel palazzo comunale di Ulzio (TO), alla Cassa di Risparmio di Asti, alla Fondazione CRC (CN), all’Associazione Orafi di Valenza (AL), al Museo della Ceramica di Mondovì (CN), al Museo di Santa Maria di Leuca (LE). Una sua fontana con girotondo di bambini festosi è collocata nel cuore di Mondovì (CN).
Fra le principali esposizioni si ricorda la mostra personale “Il giardino delle donne di bronzo” al Museo Manzù di Ardea – Roma organizzata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Per la biografia completa si rimanda al sito www.sergiounia.it