Sestriere secondo Italo Bertoglio (1868–1963) e Vittorio Zumaglino (1904-1967)
Il Museo Nazionale del Cinema racconta la nascita di Sestriere con immagini di Italo Bergoglio e Vittorio Zumaglino, in occasione dei 90 anni della stazione sciistica.
Comunicato stampa
Il Museo Nazionale del Cinema racconta la nascita di Sestriere con immagini di Italo Bergoglio e Vittorio Zumaglino
Sestriere secondo Italo Bertoglio (1868 – 1963) e Vittorio Zumaglino (1904-1967) è il titolo del percorso di fotografie che il Museo Nazionale del Cinema propone in occasione dei 90 anni della stazione sciistica.
Dal 19 dicembre 2022 e fino alla fine della stagione invernale, nella sala mostre dell’Ufficio del Turismo di Sestriere sarà possibile ammirare le immagini di due importanti fotografi che hanno documentato negli anni ’30 la nascita di Sestriere quale simbolo della contemporaneità, ognuno con il proprio stile. L’esposizione è realizzata con il supporto della Regione Piemonte e si inserisce nella mostra Sestriere 90 anni di sport e turismo che raccoglie anche immagini della storia di Sestriere pubblicate nel libro celebrativo in uscita "Sestriere 90 anni di sport e turismo", scritto da Beppe Conti ed edito da Graphot.
Ad accompagnare i visitatori in questo viaggio nel tempo saranno i suoni della natura riprodotti dal sound system Sonos, partner dell’evento.
Sestriere secondo Italo Bertoglio e Vittorio Zumaglino
Gli anni ’30 segnano la nascita del complesso di Sestriere, grazie alla volontà della famiglia Agnelli. La costruzione di un sistema di funivie e di strutture alberghiere consentì di realizzare un moderno comprensorio turistico e sciistico.
Sarà proprio il carattere di modernità ad attirare l’attenzione di importanti fotografi dell’epoca. I loro scatti documentano paesaggi innevati, sciatori sulle piste o durante una pausa, ma i veri protagonisti sono le imponenti torri razionaliste progettate da Vittorio Bonadè Bottino e il trampolino di salto presso il lago Losetta. Opere ingegneristiche, trasformate dai fotografi in icone turistiche della stazione sciistica, che ne connotarono il paesaggio.
Il percorso presenta le fotografie di Italo Bertoglio e Vittorio Zumaglino, importanti autori italiani che contribuirono a modernizzare la scena fotografica italiana. Entrambi attratti dai grandi cambiamenti urbanistici degli anni ‘30, documentarono Sestriere simbolo della contemporaneità. Se Zumaglino propone un taglio ritrattistico giocando sulla verticalità della Torre, Bertoglio restituisce la sensazione della fotografica aerea scattando in molti casi dal tetto dell’hotel Duchi d’Aosta.
Italo Bertoglio (1878-1963)
Ingegnere civile e fotografo dilettante, ha un ruolo centrale nella promozione della cultura fotografica. Primo presidente della FIÁF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), espone e pubblica le sue fotografie in numerose mostre e riviste nazionali e internazionali.
L’archivio (ca. 2.700 fotografie) è stato donato al Museo Nazionale del Cinema nel 1967 dalla moglie Anita Salvetti.
Vittorio Zumaglino (1904-1967)
Giornalista del quotidiano torinese “La Stampa”, inviato sportivo e fotografo amatoriale, passò successivamente al cinema come produttore per la Taurus, fino al suo fallimento nel 1956. Le sue fotografie sono state esposte e pubblicate su “La Stampa” e in libri fotografici.
Nel 1992, la figlia Piera ha donato al Museo Nazionale del Cinema l’archivio costituito da oltre 28.000 immagini.