Shades of women #2

Informazioni Evento

Luogo
TEATRO DUE
Vicolo Dei Due Macelli 37 (00187) , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
31/10/2011

ore 21

Contatti
Email: vania@vaniatoni.it
Biglietti

ingresso libero fino a esaurimento posti

Generi
serata - evento

La fotografia dialoga con le arti: musica, danza, letteratura.

Comunicato stampa

Teatro Due Roma e VANIA TONI Management sono lieti di invitarLa alla seconda serata della rassegna Shades of women.
La fotografia dialoga con le arti: musica, danza, letteratura.

Si invia in allegato il comunicato dell'iniziativa, l'invito ed il programma completo delle mostre fotografiche multimediali.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

"Come guarda il mondo “l’altra metà del cielo”?
Esiste un modo particolare, una specificità psicologica, pur tenendo conto delle diverse culture e delle concrete esperienze di vita, con cui le donne osservano la realtà che le circonda?
Ricercatori, psicologi, poeti, ognuno per la sua parte, concordano con Simone De Beauvoir nell’affermare che c’è nell’“Altra metà del cielo”, le donne appunto, una misura di sentimenti, di sensibilità, di disponibilità molto particolari attraverso le quali è possibile loro scoprire e comunicare aspetti della vita, dalla gioia al dolore, realtà nascoste nel profondo di una psiche ferita sulla quale è poi possibile intervenire, curare, amare.
Nell’ambito della sua attività annuale, Teatro Due Roma mi ha dato l’occasione e lo spazio necessari per dare inizio ad un progetto dedicato alla fotografia.
Il primo passaggio di questo progetto è dedicato alla visione che le donne hanno del mondo e a come alcune di esse riescano col mezzo fotografico ad esplorare la realtà contemporanea nelle sue molteplici dimensioni. Dalla commedia al dramma, alla trasfigurazione poetica.
Ho immaginato un programma della rassegna articolato su cinque serate di proiezioni multimediali accompagnate da musica, letture e performances artistiche che possono illustrare allo spettatore la visione delle ricerche fotografiche di alcune tra le migliori fotografe emergenti italiane ed internazionali. Scegliendo il lavoro di queste 15 giovani e affermate autrici, il cui riconoscimento è dimostrato dai numerosi ed importanti premi che molte di loro hanno vinto negli ultimi anni e dalle tante e prestigiose mostre cui queste fotografe sono invitate ad esporre regolarmente in tutta Europa, ho cercato di esplorare la migliore produzione della fotografia italiana ed europea spaziando dall’autoritratto al reportage, dalla fotografia concettuale a quella più astratta.
Ho quindi tentato di svelare o rivelare sfaccettature, dettagli, impressioni, passioni, un caleidoscopio insomma, di emozioni, visioni, poesia che sono poi lo specchio delle infinite gamme di sfumature concesse allo sguardo femminile"
Ilaria Prili – Curatrice rassegna

Simona Ghizzoni
Afterdark

A due anni dalla fine dell’operazione militare israeliana “Cast Lead”, che costò la vita a circa 1400 palestinesi e 13 israeliani, la Striscia di Gaza vive in un limbo che pare senza via di uscita. La salita al potere di Hamas e la conseguente chiusura delle frontiere hanno causato una situazione di grave crisi economica e di isolamento della popolazione, mentre una guerra “a bassa intesità” continua a mietere vittime di fronte al silenzio internazionale. In queste condizioni di disagio e di estrema instabilità, sono spesso le donne e i bambini a subire le peggiori conseguenze: disturbi da stress post-traumatico, sovraffollamento delle scuole, mancanza di un sistema sanitario adeguato a seguire le numerose vittime di incidenti invalidanti causati dal conflitto.Ho iniziato il lavoro “Afterdark” nel giugno 2010, un progetto a lungo termine sulle conseguenze della guerra sulla vita quotidiana delle donne nel mondo arabo, che comprende già diversi capitoli: le rifugiate irachene in Giordania, il West Bank e attualmente la Striscia di Gaza. Lontano dalle news, il progetto mira ad esplorare le conseguenze a lungo termine dei conflitti, l’aftermath e l’irrisolto che si specchia nella condizione di disagio della donna e della famiglia.

Simoma Ghizzoni è nata a Reggio Emilia nel 1977. Nel 2006 viene selezionata per Reflexions Masterclass, seminario per giovani autori tenuto da Giorgio Florio. Si dedica a progetti di reportage sociale e ricerca personale, con particolare attenzione alla condizione della donna. Con un'immagine del lavoro "Odd Days", sui disturbi alimentari, vince il terzo premio al World Press Photo 2008. Simona Ghizzoni vive a Roma ed è rappresentata dall'agenzia Contrasto e dalla Galleria Forma.

Alessandra Quadri
Matrimoni infantili in Rajasthan

Nonostante la legge indiana proibisca il matrimonio sotto il 18 anni, il 40% dei matrimoni infantili del mondo si celebrano in India. Nei villaggi rurali del Rajasthan, dove i matrimoni fra minori sono una tradizione secolare molto diffusa, e largamente tollerata dalle autorità, questa percentuale può superare l’80%. Nella maggior parte dei casi i matrimoni avvengono in tenera età, ma in genere la sposa rimane con la propria famiglia fino alla maturità sessuale; solo allora andrà a vivere permanentemente con la famiglia del marito. I soggetti di queste foto includono giovanissimi e giovanissime sposati illegalmente in minore età che vivono ancora con la propria famiglia naturale; giovani coppie sposate illegalmente che vivono insieme da poco tempo, e coppie che vivono assieme da più tempo dopo essersi sposati in tenera età.

Alessandra Quadri si è laureata con una tesi in Storia e Tecnica della Fotografia a Padova e ha conseguito un master triennale alla Scuola Romana di Fotografia.
I suoi reportage sono centrati soprattutto su temi sociali, in particolare sul mondo femminile: dall'integrazione delle giovani islamiche a Roma, al matrimonio infantile in Rajasthan, alle comunità Rom di Roma, allo strip tease in Italia. I suoi lavori sono stati pubblicati su testate nazionali e le sono valsi premi fotografici nazionali e internazionali.

Nadia Shira Cohen
The Lovely Sea

Nel 1960 l'Unione Sovietica, allo scopo di irrigare i campi di cotone, decide di deviare il corso di alcuni corsi d'acqua il Syr Darya e il Amu Darya i più importanti affluenti del Mare di Aral. Da allora la regione comincia un processo di desertificazione danneggiando l'ambiente circostante, le colture e l'industria del pesce dei paesi che si affacciano sul mare: Uzbekistan e Khazakistan.
Dal 2001 la Banca Mondiale e il governo khazako sono intervenuti con progetti del valore di alcuni milioni di dollari per salvare l'ambiente rimasto, alzando il livello del mare di Aral e reintroducendo specie animali già scomparse da tempo.
Il progetto fotografico di Nadia Shira Cohen è volto a documentare questa difficile e delicata fase di passaggio.

Nadia Shira Cohen nasce a Boston nel 1977. Si laurea all’Università’ del Vermont, frequentando anche un semestre all’estero alla SACI scuola di Firenze. Al termine degli studi Nadia intraprende il lavoro di fotografa a New York come free-lance per l’Associated Press. Nel 2005 lavora in VII, una tra le più importante agenzia fotografica, conosciute a livello mondiale, che rappresenta alcuni dei massimi autori fotogiornalisti del mondo. Nell’estate del 2007 Nadia si trasferisce a Roma. Vince premi quali Fotoleggendo nel 2008, Portfolio Italia nel 2008, Nomination Prix Pictet nel 2010 e espone le sue opere alla "B>Gallery" di Roma, al "Centro Italiano della Fotografia d’Autore"a Bibbiena, alla "Galleria FIAF" di Torino, al "Festival di Foiano" e alla "Cerami Gallery" di Brussels. Pubblica inoltre i suoi lavori su riviste italiane ed internazionali del calibro di Vanity Fair, Harpers, New York Times.

Durante la serata, proiezioni video e momenti di lettura, danza, musica.

www.shadesofwomen.it • https://www.facebook.com/pages/SHADES-OF-WOMEN/200469060025666 • [email protected]

Si prega gentilmente di dare conferma presenza al numero +39 392 933.9222 oppure via mail a [email protected]