Shamanism
Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea è lieta di presentare il nuovo progetto espositivo ideato dal critico e curatore britannico James Putnam, precedentemente curatore del dipartimento di arte dell’Antico Egitto presso il British Museum.
Comunicato stampa
Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea è lieta di presentare il nuovo progetto espositivo ideato dal critico e curatore britannico James Putnam, precedentemente curatore del dipartimento di arte dell’Antico Egitto presso il British Museum, proseguendo una collaborazione lunga oltre dieci anni con la galleria. Shamanism vede la partecipazione di dodici artisti di respiro internazionale, accomunati dalla ricerca di una dimensione artistica illuminata attraverso la pratica ritualistica.
Alcuni artisti tendono a guardare al di là della realtà quotidiana per arrivare nel regno della metafisica, incorporando all’interno della propria produzione elementi di mitologia, alchimia, animismo, folklore e ritualità. Lo sciamanesimo può essere definito come un fenomeno universale che fa riferimento al rapporto tra sfera umana e spirituale attraverso la Natura, le cui origini risalgono direttamente alle culture indigene di tutto il mondo.
Tali pratiche mistico-spirituali trovano origine in alcune aree della Siberia, in Australia, Africa e America, così come nell’Europa premoderna. Come lo sciamanesimo, anche l’arte può essere un richiamo, un mezzo attraverso il quale esplorare stati di coscienza ultraterreni, in comunione con una forza esterna, uno “spirito”. La creazione di un’opera d’arte può a volte coinvolgere un processo di metamorfosi, introspezione, chiaroveggenza e sogno, alla ricerca del significato più recondito dell’esistenza umana.
La selezione di artisti in mostra, che spaziano dalla pittura al disegno, dalla scultura alla fotografia, fino al video e all’installazione è perfettamente in linea con la nuova sensibilità che prevede una particolare attenzione agli aspetti legati all’ambiente, alla sostenibilità e al futuro. Tali opere hanno il potere di evocare una connessione diretta col mondo naturale, aiutando lo spettatore a sentirsi parte di una visione collettiva simile a quella che univa i nostri antenati alla Natura.
Lo sciamanesimo riguarda perciò il benessere naturale al pari di quello umano, occupandosi quindi della correlazione tra queste due sfere, che è proprio la ricerca su cui molti artisti focalizzano il proprio lavoro. L’osservazione e l’interiorizzazione dei fenomeni naturali da parte dell’artista è in relazione con la comprensione della natura umana, e della condizione dell’uomo a confronto con essa. Attraverso l’applicazione di alcuni aspetti dello sciamanesimo alla contemporaneità, gli artisti esprimono così la consapevolezza dell’ambiguità della forza e della fragilità della Natura.
ARTISTI IN MOSTRA: Acci Baba (Giappone, 1977) | Lauren Baker (Regno Unito, 1982) | Mat Chivers (Regno Unito, 1973) | Bert Gilbert (Regno Unito, 1979) | Baptiste Ibar (Francia, 1977) | Katya Kan (Kazakistan,) | Silia Ka Tung (Cina, 1974) | Iyvone Khoo (Singapore, 1975) | Moses Quiquine (Regno Unito, 1996) | Eloise Van Der Heyden (USA, 1983) | Koen Vanmechelen (Belgio, 1965) | Nicol Vizioli (Italia, 1983)