Shifting Role SetArtLab # 1
La rassegna prevede una serie di eventi con l’obiettivo di penetrare in modo capillare nel tessuto urbano e sociale di un determinato territorio, attraverso l’elaborazione artistica di processi psico-emotivi.
Comunicato stampa
Shifting Role SetArtLab # 1
I HAVE A DREAM. Paolo Angelosanto
YOU ARE HERE. MC Milano
POLIS. Alessandro Rosa
Ideato e curato da Lori Adragna
28/05/2012 – opening h 19:00 – performance h 20:30
GarageZero - Via Treviri (largo Spartaco), Roma
Lunedì 28 maggio GarageZero presenta nell’ambito del progetto SHIFTING ROLE SetArtLab # 1, I HAVE A DREAM. Paolo Angelosanto (live performance) e YOU ARE HERE. Maria Carmela Milano | POLIS. Alessandro Rosa (double solo show). L’evento è patrocinato dal X Municipio di Roma.
Ideato e curato da Lori Adragna, SHIFTING ROLE | SetArtLab prevede una serie di eventi con l’obiettivo di penetrare in modo capillare nel tessuto urbano e sociale di un determinato territorio, attraverso l’elaborazione artistica di processi psico-emotivi. Come frutto dell’interazione creativa e/o di scambio di ruoli tra soggetti diversi appartenenti al mondo artistico, alle scienze sociali, alle comunità di quartiere o alla gente comune. Lungo un percorso emozionale condiviso - simile ai setting psicodinamici – s’innesta un ponte che facilita il passaggio di sensazioni e fantasie dalla sfera individuale a quella collettiva (commuting). Nel gesto artistico, questo si traduce in una maggiore integrazione fra interno ed esterno, visione reale e immaginario, tradizione e ricerca del nuovo, arte e vita. Inteso come evento comunicativo (presentazione dei risultati ad un pubblico) e trasformativo (training di gruppo), il “laboratorio”, libera il luogo dell’esposizione dall'autorità dell'immagine. Condividere e comprendere richiedono, infatti, un dialogo volto ad incrementare scambi e connessioni tra i partecipanti e gli spettatori. In quest’ottica GarageZero si trasforma in una sorta di palcoscenico dove l’“arte” diviene un dispositivo conoscitivo articolato che scardina le consuete regole espressive. Strumento attivo nelle dinamiche socio-culturali del territorio, il fare artistico può nello stesso tempo proporsi a più ampio raggio, quale motore di cambiamento.
Questo primo set, realizzato con la collaborazione della psicologa Nicoletta Zanoletti, comprende la performance di Paolo Angelosanto a largo Spartaco, I HAVE A DREAM e le installazioni ambientali di Maria Carmela Milano e di Alessandro Rosa YOU ARE HERE e POLIS visibili all’interno di GarageZero.
Paolo Angelosanto proseguendo idealmente un’indagine iniziata alcuni anni fa, ha coinvolto in un progetto attivo la comunità del Quadraro. Donne e uomini d’età, ceto sociale e nazionalità differenti, nell’amplificata reiterazione di una frase simbolo, possono ri-affermare la propria identità. La libertà di sognare scenari futuri è vista come superamento d’ogni diversità personale e culturale. Con la consueta leggerezza ed efficacia comunicativa, l’artista avvia un processo collaborativo di empowerment culturale attraverso una pratica di arte condivisa e relazionale. Dall’interazione dell’artista con la comunità, scaturisce I HAVE A DREAM: scultura sonora e live performance che il 28 maggio sarà realizzata a GarageZero.
Maria Carmela Milano ricostruisce all’interno dello spazio espositivo (Set Location) una sua mappa ideale che reinventa il territorio. Dopo avere percorso a piedi l’area vicina allo spazio espositivo, ha individuato alcuni obiettivi per lei ad alta densità emozionale. Ecco allora che, la casa delle donne Lucya y siesta, l’asilo a via del Quadraro, o ancora, il mercato rionale Tuscolano III, sono divenuti, per l’artista, luoghi cardine: da rinominare, dove intervenire con piccole installazioni e, al tempo stesso, innescare micro-laboratori interattivi. Foto, schizzi, pensieri, maquettes in materiali tessili e installazioni di knitting documentano la sua esplorazione creativa.
Alessandro Rosa ha invece focalizzato la sua esperienza sull’aspetto immateriale della realtà, sull’interscambio di senso oltre e attraverso il visibile. In un percorso a ritroso, l’artista ha registrato in quell’area, suoni, come rappresentazione di tracce mnestiche: residui psichici di percezioni sensoriali conservate nell'inconscio. Nelle sue installazioni, i piani del reale e del virtuale si confondono rivelando la presenza di un'assenza temporale e/o spaziale in ciò che comunemente è avvertito come presenza. Un meccanismo che nell’osservatore, genera dubbi e interrogativi dissestando certezze e schemi precostituiti. L’artista affida il destino dell’esserci alla casualità così che anche il gioco può divenire oggetto di rivelazione.