Shobha – A journey at 54. Venice Biennale
A journey at 54. Venice Biennale è il racconto fotografico delle giornate della vernice della rassegna
internazionale, dove Shobha, attraverso le sue immagini, fissa con grande poesia, come in un diario di viaggio le mostre, gli eventi ed il contesto nei quali si è svolta la prestigiosa rassegna.
Comunicato stampa
Sabato 26 Novembre 2011, Fondazione Sambuca di Palermo inaugura nella Cavallerizza di Palazzo
Sambuca, la mostra di Shobha dal titolo a journey at 54. Venice Biennale.
Il progetto realizzato da Shobha per la Fondazione Sambuca, a cura di Paolo Falcone, in occasione della
vernice della 54° Esposizione internazionale la Biennale di Venezia, si inaugura con una mostra e la
presentazione del libro fotografico a conclusione della rassegna veneziana.
Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con la Casa di Cura di Alta Specialità LA
MADDALENA nell’ambito del programma “Arte per la Vita” e con Chiara Planeta e Francesca Planeta.
La mostra alla Fondazione Sambuca è realizzata anche grazie al generoso contributo di Iolanda Riolo
(Audi Zentrum Palermo), Mario e Vera Dell’Oglio (Dell’Oglio) e Francesco Galvagno (ELENKA SpA).
Fondazione Sambuca, nell’ambito del sistema diffuso promosso fin dalla sua costituzione, ritiene che
particolare attenzione e ringraziamento siano dovuti a quegli imprenditori e professionisti che
sostengono la cultura per lo sviluppo economico e sociale di Palermo e della Sicilia. Grazie alle forze
imprenditoriali che credono nella relazione impresa e cultura è possibile realizzare e promuovere progetti
culturali di qualità che divengono strumenti di cooperazione e sviluppo territoriale, capaci di veicolare la
migliore immagine del territorio nei massimi contesti culturali internazionali.
Fondazione Sambuca e i partners, grazie ad un accordo di collaborazione con La Biennale di Venezia,
hanno quindi sostenuto, alla 54. Biennale di Venezia l’artista messicana Mariana Castillo Deball, l’artista
britannico Martin Creed e l’artista francese di origini algerine Philippe Parreno nella mostra
internazionale dal titolo ILLUMInazioni diretta da Bice Curiger.
a journey at 54. Venice Biennale è il racconto fotografico delle giornate della vernice della rassegna
internazionale, dove Shobha, attraverso le sue immagini, fissa con grande poesia, come in un diario di
viaggio le mostre, gli eventi ed il contesto nei quali si è svolta la prestigiosa rassegna. Un progetto che oggi
ne diviene una mostra e un libro, con trenta fotografie in rigoroso bianco e nero, dove sono narrati i
principali appuntamenti dell’evento lagunare. Un racconto con uno sguardo particolare rivolto al mondo
femminile, dove Shobha coglie caratteri e atmosfere, visioni e contraddizioni tali da trasformarsi in una
rappresentazione unica.
Fondazione Sambuca, presente anche quest’anno alla mostra internazionale, con questo progetto di
Shobha coglie un duplice aspetto, narrare un’avventura culturale e raccontare l’importante partecipazione
alla grande mostra internazionale, attraverso un racconto per immagini che traccia alcuni dei caratteri
peculiari della rassegna lagunare.
Shobha
Fotografa palermitana, figlia di Letizia Battaglia, inizia a fotografare nel 1980 per il quotidiano di Palermo
“L’Ora”. Le sue immagini ritraggono da sempre temi sociali e internazionali, con un’attenzione particolare
verso il mondo femminile. Nel 1998 vince il World Press Photo con Gli Ultimi Gattopardi, un lavoro
sull’aristocrazia siciliana. Nel 2001 riceve l’Hansel Mieth Preis, con il reportage Chiesa e Mafia, insieme
alla giornalista Petra Reski. Nel 2001 vince nuovamente il World Press Photo con il reportage sulla moda
africana della stilista Oumou‐Sy. Nello stesso anno è invitata al Festival Internacional de Fotografia a
Madrid. Nel 2004 vince il Premio Giacomelli. Dal 2007 inizia a lavorare con il video e fonda in India il
progetto Mother India School, www.motherindiaschool.it scuola di fotografia che coniuga workshop di
formazione fotografica e video con l’impegno per il mondo femminile e sociale. Nel 2008 è invitata,
insieme alla madre Letizia Battaglia, al Festival des Tops in Cina, con il lavoro sulla mafia e
sull’aristocrazia siciliana. Nello stesso anno realizza per Planeta Viaggio in Sicilia, progetto che ne diviene
l’anno successivo una mostra, un video e un libro, edito da Planeta. Nel 2010 riceve il premio CIVITAS, per
il coraggioso impegno civile e sociale.
Ha pubblicato sulle più importanti testate italiane e straniere.
Shobha è membro dell’Agenzia Contrasto dal 1991.
Fondazione Sambuca
La Fondazione Sambuca costituita a Palermo nel 2009, è presieduta da Marco Giammona, con la
direzione artistica di Paolo Falcone e l’organizzazione di Rossella Rubino, ed è sostenuta da un gruppo
di aziende e di professionisti nazionali e internazionali legati allo sviluppo della città di Palermo e del
territorio siciliano.
La Fondazione, concepita come Sistema Diffuso per l’Arte Contemporanea, è un’organizzazione no profit
che si pone come obiettivo la promozione dell’arte contemporanea e la valorizzazione del patrimonio
strorico‐artistico della Sicilia e del Mediterraneo. La Fondazione Sambuca intende costruire una regia
territoriale che mette a sistema una rete di stakeholders attivatori di una filiera produttiva economica e
culturale che unisce, in un progetto unitario, enti, aziende ed organizzazioni, tale da divenire un polo
culturale per l’intero territorio.
L’attività della Fondazione Sambuca ha inizio nel 2009 in occasione della 53. Biennale di Venezia,
sostenendo l’opera di Tomas Saraceno. L’artista argentino ha realizzato per l´occasione l´opera Galaxies
Forming Along Filaments, Like Droplets Along the Strands of a Spider´s Web, esposta nella mostra
principale Fare Mondi/Making Worlds, diretta da Daniel Birnbaum. L’attività prosegue con la mostra
Passaggi in Sicilia, la collezione di Riso ed oltre, la mostra di presentazione della collezione di Riso, Museo
d’Arte Contemporanea della Sicilia. Nel 2010 la Fondazione organizza la presentazione del libro Sicilian
Pavillion, per la XII Settimana della Cultura. Sicilian Pavilion è il viaggio a bordo di una Rolls Royce degli
anni ’70, intrapreso da Aleksandra Mir, Paolo Falcone e Marion Franchetti, con i giovani talenti
siciliani Luca De Gennaro e Salvatore Prestifilippo, in occasione della 52. Biennale di Venezia. Nel 2010
organizza a Salemi, prima capitale d’Italia, all’interno della torre del Castello Normanno Svevo, la
mostra Stracci d’Italia di Michelangelo Pistoletto, in occasione delle celebrazioni del 150° dell’Unità
d’Italia. Sempre nel 2010 crea l’IAC, International Art Campus, negli Ex stabilimenti Florio delle tonnare
di Favignana e Formica nell’isola di Favignana, dove organizza programmi di residenze per artisti a
workshop, focus e mostre dove partecipano artisti, musicisti, fotografi, videomakers, tra i quali
Laboratorio Saccardi, Gianni Gebbia, Luca Trevisani, focus su Rosa Barba ed il workshop dal titolo
Street Life alle Isole Egadi diretto da Shobha.
Per il centenario della presentazione dell’opera La Fanciulla del West di Giacomo Puccini, la Fondazione
organizza alla Sala degli Stemmi del Teatro Massimo di Palermo, la mostra di Rä di Martino, dal titolo
The dancing kid. Sempre nel 2010, la Fondazione organizza la mostra di Rossella Biscotti dal titolo The
undercover man al Museo della Mafia di Salemi, ed organizza la mostra del Laboratorio Saccardi dal
titolo Sikania rising project, diffusa in tre differenti sedi: al Museo della Mafia di Salemi, al Temporary
Museum ed all’Oratorio di San Lorenzo di Palermo.
Nel 2011, organizza alla Cavallerizza di Palazzo Sambuca di Palermo, la mostra Sei per la legalità, con i
Rotary International Club Palermo Teatro del Sole, Rotary Club Corleone e Rotary Club Baia dei Fenici per
sostenere il Progetto Morvillo sulla legalità. Sempre nel 2011, la Fondazione è nominata ambasciatore del
Premio Ariane de Rothschild, dalla Fondazione Ariane de Rothschild di Parigi.
Nel 2011 la Fondazione sostiene alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte, la Biennale di Venezia gli
artisti: Mariana Castillo Deball con Aqui el ombre desnudo se enflorò la cabeza, Martin Creed con The
lights going on and off e Philippe Parreno con Marqueee nella mostra internazionale dal titolo
Illuminazioni/Illumination. Sempre nel 2011 sostiene Nicola Pecoraro e Riccardo Previdi al Premio
Selezione Istituto Italiano di Cultura di New York.