Shuzo Azuchi Gulliver
In mostra uno degli artisti nipponici che meglio rappresenta la commistione fra cultura occidentale e cultura orientale che ha contrassegnato la seconda metà del XX secolo.
Comunicato stampa
10.2! Dieci.Due! international research contemporary art
e
Giacomo Manoukian Noseda
presentano
Shuzo Azuchi Gulliver
a cura di
Maria Rosa Pividori
Testi di Eleonora Fiorani, Matteo Galbiati, Lorella Giudici
due tempi
due Luoghi a Milano
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inaugurazione giovedì 19 Gennaio 2012 h.17/21
da
Giacomo Manoukian Noseda
tappeti, tessuti antichi e arte orientale
P.za S.Sempliciano 2 (C.so Garibaldi - angolo P.za Paolo VI)
[email protected] cell.3356469462
www.giacomo-manoukian.it tel. 028051637
aperto da martedì a sabato h.10-18 e su appuntamento chiuso domenica e lunedì
fino al 28 Gennaio 2012
Appearance - Body Contract – De-time
(opere prodotte a Milano dal 1991)
°
inaugurazione mercoledì 25 Gennaio 2012 h. 18/21
da
10.2!
Dieci.Due! international research contemporary art
Via volvinio 30 (passo carraio/ MM 2 stop Abbiategrasso – tram 15)
art director Maria Rosa Pividori
[email protected]
– www.diecipuntodue.it
aperto da martedì a venerdì e su appuntamento 3492814715 pm
chiuso sabato,domenica e lunedì
fino al 24 Febbraio 2012
Recent works
Notes for "Affairs/33 fragments"
Chapter 1 and 2
(opere prodotte a Bergamo Gennaio 2012)
l'artista sarà presente all'inaugurazione delle mostre
e alla fiera AAF Affordableartfair.it - SuperstudioPiù Via Tortona 27 Milano
dal 2 al 5 Febbraio 2012 nello stand 10.2! F5
Vi aspettiamo e Vi ringraziamo per la cortese diffusione
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10.2! Dieci.Due! international research contemporary art
e
Giacomo Manoukian Noseda
inaugurano in due tempi e due Luoghi, due mostre dell'artista giapponese Shuzo AZUCHI Gulliver,
dove la cultura si manifesta nella qualità e nella ricerca approfondita da lungo tempo e le opere antiche e
contemporanee dialogano per affinità, senza tempo, tra passato e presente, dove corpo e spiritualità si
incontrano, due mostre dedicate all’affermato artista filosofo giapponese Shuzo Azuchi Gulliver che
presenterà nel raffinato spazio di Giacomo Manoukian Noseda alcune opere prodotte a Milano dal 1991 e
nella galleria 10.2! opere recenti create appositamente per l’occasione.
Per arricchire e completare il percorso espositivo, la galleria aprirà l’archivio che conserva alcuni lavori del
maestro.
A distanza di 21 anni dall’organizzazione di Appearance (1991 Dieci.Due!), che rese noto nella
nostra nazione il progetto in divenire Body Contract (un contratto è stato stipulato a Milano
con il gallerista IngaPin per l'acquisizione del timpano), 10.2! riporta in Italia uno degli artisti nipponici che
meglio rappresenta la commistione fra cultura occidentale e cultura orientale che ha contrassegnato la
seconda metà del XX secolo.
Shuzo Azuchi Gulliver (un nickname datogli dagli amici) vive la sua formazione in stretta relazione
con le avanguardie internazionali scientifiche, filosofiche ed artistiche, assume Erwin Schrodinger (1887-
1961) e Marcel Duchamp (1887-1968) come modelli culturali; conosce Allan Ginsberg, Gary Schneider,
di cui divenne buon amico, e Joseph Beuys.
Nel 1969, a soli 22 anni, i membri giapponesi Fluxus lo invitano ad un evento storico che porterà nella
capitale del Giappone: John Cage, La Mont Young, Nam June Paike, Charlotte Moorman, fra gli altri.
Novello Gulliver, e come lui “medico esploratore”, Shuzo Azuchi sonda e coniuga macrocosmi e
microcosmi, universale e individuale, organico e inorganico.
Nelle sue opere l’unione, o l’accostamento, del macro al micro origina una sensazione di straniamento,
di spiazzamento e crea atmosfere sospese nello spazio e nel tempo. Ad esempio nell’opera De-time
(in archivio), direttamente ispirata all’opera di Duchamp, i segni e numeri, disegnati con il gesso bianco
su una tavola nera, cristallizzati in una dimensione astratta, sembrano piovuti casualmente all’interno del cerchio
tracciato a sagoma di orologio.
Sin da principio Azuchi fonde arte, filosofia e scienza, idea i suoi interventi come un work in progress,
progetti in continuo divenire che danno vita ad una serie di richiami fra le sue opere più recenti
e quelle del passato. Emblematico a questo proposito il progetto Body Contract che procede dal 1973 e
che prevede l’affidamento, tramite regolare contratto, ad un’esponente del mondo della cultura
internazionale di una delle 80 parti in cui è stato sezionato il suo corpo affinchè si mantenga più a lungo
possibile la forma e il colore; o ancora la serie Bank note (in archivio) banconote emesse dalla S.A.G. Bank,
di cui Shuzo Azuchi Gulliver è presidente, che possono proliferare all’infinito come cellule, che possono
ripetersi ininterrottamente come la sigla ATGC (le iniziali dei quattro amminoacidi che sono costituiscono
il DNA) stampata serialmente sullo sfondo della carta moneta che ha valore variabile di 1 occhio, 50 occhi,
2 cervelli, 2 cuori e così via.
Il corpo sezionato nelle sue molteplici parti, il corpo buddista, svuotato, reso tavola su chi scrivere
resta il centro della ricerca di un maestro che nel 1992 è stato incluso nella mostra Avanguardie
Giapponesi degli anni ‘70 alla Galleria Comunale di Arte Moderna di Bologna.
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Si segnalano inoltre tra le numerose mostre significative:
Art meet SCIENCE and SPIRITUALITY in a changing ECONOMY Charlottemborg
mostra Organizzata da Frederik Wagemans, Copenhaghen (Denmark), 1996,
Joseph Beuys, Robert Filliu, John Cage, Henning Christiansen, Per Kirkeby, Marina Abramovic, JCJ
Vanderheyden, John Chamberlain, Lawrence Weiner, David Kremers, Ingvar Cronhammar, Shuzo Azuchi
Gulliver, OCEAN HEART, Bjarne v.H.H. Solberg, Hannes van Es, Paul Perry/Jouke Kleerebezem
Biennale "Media and Umanbody" Fukui City Art Museum 1997
Shuzo Azuchi Gulliver - Fondazione Mudima Milano a cura di Eleonora Fiorani 2004
in occasione della presentazione del n.2 della nuova rivista “Tutto da capo”
“volevo risalire all'origine del segno” questo dice Shuzo Azuchi Gulliver, intendendo questa origine
come la propria origine. Artista filosofo che vive e abita a Tokyo, ma è anche come Gulliver un
viaggiatore nel macro e nel micro, in cerca del senso delle cose e di sé...Praticando un'arte della
scrittura, in cui si contaminano Oriente e Occidente, fa del proprio corpo un oggetto, una superficie o
tavola di scrittura, rovesciandone il senso. ... La scrittura è l'essere profondo delle cose. I segni
portano allo scoperto la loro vera natura: sono pensieri, concetti rappresi o estesi. Così Shuzo ha
stipulato un contratto per il corpo, affidando dopo la sua morte a ottanta amministratori una delle
parti in cui doveva essere diviso. Il contratto genera un'infinita serie di oggetti – opere,
di mappe del corpo, di denaro-corpo. ...
E però segno e corpo sono tutto ciò che abbiamo e noi siamo. Sono il punto di arrivo di ogni
meditazione: il punto di inizio di ogni ricominciamento. In principio era il segno, in principio era il
corpo... (dal testo “All'origine del segno” di Eleonora Fiorani)
Shuzo Azuchi Gulliver -
The Museum of Modern Art, Shiga “ Ex-Sign” retrospettiva 2010
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Shuzo Azuchi Gulliver è nato nel 1947 in Otsu, Shiga Pre, Japan
dal 1968 vive a Tokyo