Siamo tutti Charlie
15 Artisti in nome della libertà d’espressione.
Comunicato stampa
15 Artisti in nome della libertà d'espressione: Vincenzo Ampolo, Beatrice Mele, Bruno Barillari, Stefano Cacciatore, Luigi Cannone, Silvia Cannone, Claudio Capone, Giovanni Felle, Filly Fiordaliso, Pierpaolo Gaballo, Alberto Gennari, Maria Gabriella Marra, Davide Nettuno, Delia Sforza e Studioarte Neea.
venerdì 30 gennaio alle ore 20.30 presso la sede di H24 FabrìKa in Vico dietro spedale dei pellegrini 29/a (piazzetta Santa Chiara) Lecce
14 gennaio 2014 la testata di Charlie Hebdo dopo i dolorosi fatti accaduti pubblica il n'1178 del suo periodico, con il coraggio e la determinazione di chi non può e non deve rinunciare al proprio diritto d'espressione.
Articolo 21 della Costituzione italiana: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”.
“Non condivido la tua idea, ma darò la mia vita perchè tu la possa esprimere”, concetto espresso da Voltaire che trova la massima espressione etica e morale in Martin Luther King: “La mia libertà finisce dove incomincia la vostra”.
Libertà, parola abusata e consumata che ci riempie la bocca ma non le mani di fatti. “Opere” e non “Parole”, dunque maniche rimboccate perché c'è ancora da mettersi al lavoro, di prestare servizio per difendere l'inalienabile diritto di pensiero, il rispetto delle diversità delle opinioni. Ed è nel pensiero e nella diversità che va rispettata la libertà dell'altro a tutela della propria perché l'altro siamo noi e non si può desiderare la libertà per se stessi nella violazione di quella altrui.
Resta in piedi l'antico giogo della censura del chi deve o può dire qualcosa e cosa, da chi dettato?!
Ogni volta che “pensiamo” commettiamo un crimine verso qualcuno, riflettiamo: il nostro pensiero non potrà mai accordare il sentire di tutti. Quante volte nell'agire quotidiano siamo stati offesi, denigrati e umiliati da chi, altro da noi non riusciva a comprendere il senso delle nostre parole?! Inutile rispondere, milioni di volte. Ogni giorno accade, ogni giorno viviamo un fraintendimento o un'incomprensione! E quanto vorremmo censurare chi non comprende?! Tanto! Ma l'unica via percorribile è quella che può salvarci dai fumi ancora presenti di possibili olocausti. Non resta che affermare l'inalienabile principio che l'altro siamo noi, che lo schiaffo dato all'altro e il coltello puntato verso noi stessi. Guai se pensatori poeti e artisti non potessero dire la loro, ben poco di noi lasceremmo a chi domani dovrà comprendere le dinamiche dei tempi passati. E' solo nella plurale diversità che la storia lascia di se memoria.
H 24 Fabrika con l'evento “SIAMO TUTTI CHARLIE- UNA MATITA PER LA LIBERTA' si mette a servizio, scende in campo ancora una volta come la storia personale della curatrice Rosanna Gesualdo attesta: “Per una latitudine sociale della cultura” - UNA MATITA PER LA LIBERTA'- un momento di riflessione che possa testimoniare l'importanza e la tutela del pensiero altrui, una cum-unione tra genti e pensieri. nell'urgenza di lasciare traccia di unione e comunanza nel rispetto delle diversità.