Sigfrido Bartolini – Catturare la vita
L’esposizione affronta il rapporto dell’artista pistoiese col territorio attraverso i “monotipi” realizzati tra il1948 e il 1954.
Comunicato stampa
Firenze, 6 settembre 2013 – L’associazione culturale “Sur les murs”, in collaborazione col Comune di Montale, in provincia di Pistoia, inaugurerà domenica 8 settembre alle 16.30 presso Villa Smilea (via Garibaldi 2/a, Montale) alla presenza delle autorità cittadine la mostra Sigfrido Bartolini: catturare la vita a cura di Elena Pontiggia e Siliano Simoncini (catalogo Polistampa). L’esposizione affronta il rapporto dell’artista pistoiese col territorio attraverso i “monotipi” realizzati tra il1948 e il 1954, e sarà visitabile a ingresso libero tutti i sabati e le domeniche di settembre dalle 16.00 alle 19.00.
La tecnica del monotipo, originale e non molto conosciuta, consiste nel dipingere a olio o inchiostro tipografico direttamente sul vetro o sulla lastra, sui quali si applica poi il foglio da passare sotto il torchio, ottenendo così un unico esemplare. Bartolini si concentrò su questa forma artistica nei primi anni della sua carriera, sviluppando fin da subito le sue tematiche più care come la vita di paese e di campagna. “Sigfrido”, scrive la storica dell’arte Elena Pontiggia, “dimentica l’arte dei professori e dei grammatici per ritrovare un sermo humilis e popolaresco che affonda le radici nello Strapaese di ogni tempo, ma insieme risale all’eternità espressiva delle periferie dell’Impero, del romanico dei borghi e delle pievi, dei piccoli maestri delle botteghe antiche. Il primitivismo diventa, così, una classicità del cuore”.
Sigfrido Bartolini (Pistoia, 21 gennaio 1932 - 24 aprile 2007) è stato pittore, incisore e scrittore. Infaticabile sperimentatore di tecniche, ha illustrato decine di volumi, tra i quali opere di Bernardo di Clairvaux, Vieira, Petrocchi, Serpieri, Savinio, Cattabiani, Nemi e Beatrice di Pian degli Ontani nonché, in occasione del Giubileo del 2000, il Vangelo. Nel 1983 ha curato la stampa della monumentale edizione di Pinocchio voluta dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi per il centenario della pubblicazione, illustrandola con oltre trecento xilografie in nero e a colori, frutto di ben dodici anni di lavoro. Scrittore, critico e polemista di grande ascolto (ha anche collaborato intensamente ai maggiori quotidiani nazionali), ha visto i suoi più importanti scritti sull’arte pubblicati nel volume La Grande Impostura (prima edizione: Firenze, 2002).