Silenti stanze

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO BARONALE
Via Roma, Nociglia , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 18.00 alle 21.30

Vernissage
30/04/2014

ore 19

Contatti
Email: samfrancis@libero.it
Patrocini

In collaborazione con: Associazione Ce.le.stass. Lecce

La mostra, organizzata nell’ambito del progetto “Maggio Salentino”, promosso dall’Associazione Ce.le.stass. di Lecce

Curatori
Carmelo Cipriani
Generi
arte contemporanea, collettiva

Alla genesi della contingenza meditativa ambisce la collettiva allestita al piano terra del Palazzo Baronale, storica dimora della famiglia Gallone, oggi promettente polo comunale di aggregazione e di promozione culturale.

Artisti: Giovanni Carpignano, Pierluca Cetera, Francesco Cuna, Luigi De Rinaldis, Jolanda Spagno, Giuseppe Sylos Labini, Matteo Tenardi, Cosimo Damiano Tondo

Comunicato stampa

“A Nociglia – scrive Carmelo Cipriani – il tempo sembra rallentare, fino ad assecondare un ritmo vitale lento ma perenne: in certi giorni di sole appare un luogo metafisico. Nella piazza principale, tra la Chiesa Matrice e il Castello, a pochi passi dalla Chiesa di Santa Maria de Itri, capolavoro celato, quasi dormiente, la vita scorre tranquilla, le membra si rilassano e il tempus mentis si amplia. Qui, nel cuore del Salento, ci si sottrae alla frenesia dei tempi moderni, facendo affiorare condizioni dimenticate e storie sommesse. Requisito indispensabile è il silenzio, attesa o riposo, principio o conclusione, sempre foriero di riflessioni e primigenia condizione generativa.
Alla genesi della contingenza meditativa ambisce la collettiva allestita al piano terra del Palazzo Baronale, storica dimora della famiglia Gallone, oggi promettente polo comunale di aggregazione e di promozione culturale. Le “Silenti stanze” sono innanzitutto quelle del castello, contesti sopravvissuti di una storia che fu, fatta di cortesi galanterie e accese passioni, di attivismo imprenditoriale e parassitismo nobiliare, ma anche gli scenari del pensiero, che, in luoghi come questo, si aprono a recuperi memoriali e, non di rado, a condizioni fantastiche. Otto gli artisti invitati a raccontare il loro passato e il loro presente, a lasciare nuovi segni, esaltando la storicità del contesto, la sua intrinseca e sopita vitalità. Ciascuno di loro espone uno o più lavori, testimonianze di ricerche singolari, alcune radicate nella realtà, altri tendenti al sogno e all’ascesi. Un percorso dialogico capace di travalicare il puro risultato estetico in favore di un’accorta ponderazione”.