Silvia Argiolas – Promiscuità e Compassione
Dopo diversi mesi di chiusura, Adiacenze, in collaborazione con La Foresta, torna ad aprire le proprie porte ospitando per una residenza artistica Silvia Argiolas, con il progetto “Promiscuità e Compassione” a cura di Domenico Russo.
Comunicato stampa
Dopo diversi mesi di chiusura, Adiacenze, in collaborazione con La Foresta, torna ad aprire le proprie porte ospitando per una residenza artistica Silvia Argiolas, con il progetto “Promiscuità e Compassione” a cura di Domenico Russo.
TREAT A COMPLETE STRANGER / AS A LOVER, HUG THEM / AS GOOD FRIENDS, AS THEY ARE / OR AS 10 YEARS AGO YOU MIGHT HAVE HAD / FABULOUS SEX / WITH ABSOLUTE ABANDON / WITH THE SAME STRANGER. / NOW LIFE IS RAVAGED / AND WE OFFER LOVE FROM THE SAME ROOT OF BOUNDLESS / COMPASSION
È da questa poesia di John Giorno che prende avvio il progetto espositivo che Silvia Argiolas presenterà ad Adiacenze, frutto di un lavoro svolto negli ultimi mesi nel suo studio di Milano e che terminerà durante la residenza artistica all’interno degli spazi di Adiacenze che avrà luogo tra fine maggio e giugno 2021.
Come le opere di John Giorno ribaltano ogni tipo di convenzione sociale aprendo lo sguardo all’interiorità, all’essenzialità dell’uomo, allo stesso modo procede la Argiolas nella creazione delle proprie opere per questa mostra.
Quello che costruisce e costruirà in residenza, sarà un percorso dall’esteriore verso l’interiore, con lo scopo di mettere a nudo le viscere dei soggetti presentati e i sentimenti che ne scaturiscono.
Dividendo in due lo spazio, nella prima stanza l’artista propone le proprie opere su tela e carta. Sono donne, oggetti e animali che rimandano al mondo femminile, esseri onirici, grotteschi e sensuali che sprigionano attraverso una potenza e ferocia inaudite la loro più sincera e perturbante verità.
Il gesto da compiere da spettatori di questo percorso guidato dall’artista è l’immedesimazione scevra da ogni giudizio morale e preconcetto. Quello che ci viene richiesto è di entrare in contatto con le opere avvicinandosi al loro mondo con compassione, intesa nella sua accezione Buddista Tibetana, proprio come faceva John Giorno all’interno dei suoi lavori, quindi in maniera empatica.
Con queste premesse, scendendo nel seminterrato, le raffigurazioni e il mondo prima presentato su carta e tela divengono tridimensionali avvolgendoci completamente in questa nuova realtà interiore. Ciò che prima abbiamo visto nell’esteriorità, nel divenire tridimensionale perde la propria pelle, si scarnifica e ci appare nella propria cruda autenticità. Sono paradossi: le maschere che solitamente rappresentano la finzione, qui ritraggono i sentimenti più intimi di noi stessi, il nostro mondo inconscio, il mondo obiettivo.
Come dice Domenico Russo nel testo critico del progetto: “Con questi volti, grotteschi, animaleschi, barbari invasori di un confine personale, l’artista fa in modo che accada la sparizione. Un atto preciso di sottrazione, probabilmente di perdita, di eliminazione di superficie, di vera e propria scarnificazione, che non indica una sconfitta e dispone un catalogo eterogeneo di possibili Io da conoscere.”
Durante la residenza artistica, sarà possibile visitare la mostra “Promiscuità e Compassione” su prenotazione dal 3 giugno scrivendo a [email protected].
BREVE BIOGRAFIA SILVIA ARGIOLAS
Nasce a Cagliari nel 1977, vive e lavora a Milano.
La sua ricerca nasce da una trasformazione introspettiva di ciò che accade nella propria esistenza, fatti, odori, incontri. Lavorando con il medium della pittura, attraverso un intervento diretto su tela, gioca con un forte simbolismo e una espressività dal sapore arcaico, accompagnati ad una ricerca dalle tematiche sociologiche ed un interesse verso le teorie della moderna psicologia Lacaniana.
Tra le sue mostre personali ricordiamo: nel 2019 Tragödie a Casa Testori, Novate Milanese (MI), Ti amo dal profondo del mio odio presso la Galleria Richter Fine Art a Roma; Als ich begriff, dass sterblich bin alla Galerie Rompone a Köln, Germany; nel 2015 Last Moments alla Robert Kananaj gallery, Toronto; nel 2014 A Day In The Life alla L.E.M e Walk on the wild side (Conversion Of Evil) presso la Galleria Antonio Colombo, Milano; in 2012 You are not really so bad alla Galleria D406, Modena e nel 2011 The Season of the Witch alla Galleria Antonio Colombo, Milano.
Tra le sue mostre collettive possiamo citarne alcune delle più recenti: nel 2020 PHOENIX – the resurrection show alla Galerie Rompone a Köln, Germany; nel 2015 PanoRama a Torino e La fomosa invasione degli artisti a Milano presso la Galleria Antonio Colombo, Milano; nel 2014 Selvatico tre una testa che guarda al Museo Civico delle Cappuccine a Bagnocavallo (RA) e P2P #02 – Deep presso la galleria Circoloquadro, Milano.
Le sue opere sono state esposte in diverse occasioni tra cui molte fiere di arte contemporanea, una tra tutte Artissima nel 2017.