Informazioni Evento

Luogo
ACQUARIO E CIVICA STAZIONE IDROBIOLOGICA
Viale Gerolamo Gadio 2, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì – domenica, ore 10:00 - 17:30, ultimo ingresso ore 17:00 (con biglietto).

Chiusura biglietteria ore 16:30. Chiuso il lunedì.

Vernissage
27/04/2022

ore 18,30

Biglietti

€ 5.00 intero, € 3.00 ridotto (la visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso all’Acquario)

Artisti
Silvia Bottino
Curatori
Alessia Locatelli
Generi
fotografia, personale

Da una riflessione sulla fotografia di paesaggio suggerita dall’uso delle nuove tecnologie a servizio della telefonia mobile nasce il progetto fotografico #RASOTERRA di Silvia Bottino, a cura di Alessia Locatelli.

Comunicato stampa

Da una riflessione sulla fotografia di paesaggio suggerita dall’uso delle nuove tecnologie a servizio della telefonia mobile nasce il progetto fotografico #RASOTERRA di Silvia Bottino, a cura di Alessia Locatelli in mostra dal 28 aprile al 29 maggio 2022, presso l’Acquario Civico di Milano.

La mostra è promossa dal Comune Milano Cultura e dall’Acquario - Civica Stazione Idrobiologica.

Il percorso propone circa 30 opere tra stampe fotografiche realizzate tra il 2013 ed il 2022, due lightbox ed un video. La tecnica è quella della ripresa con il cellulare, strumento ormai indispensabile nella nostra quotidianità, che grazie anche alla qualità della risoluzione delle fotocamere permette oggi, senza l’ingombro dell’obiettivo della macchina fotografica, di scattare davvero a raso terra, di catturare cioè la trama, la matericità di quello che si trova in primo piano, in dialogo con l’immagine sullo sfondo. Un divertissement che concettualmente ribalta la visione della prospettiva classica, per generare un percorso espositivo capace di suggestionare il visitatore, tra paesaggi marini, scorci di Milano e soggetti - sia colori che bianco e nero – che risultano divertenti, fuori dall’ordinario e trascinati nel loro impatto visivo.

In mostra l’acqua in tutte le sue forme, sia mare, lago, montagne innevate, riflessi o materia: fatta di grani, sassi, griglie e tombini. Inoltre, considerato che la location si trova nel cuore pulsante del Parco Sempione, in mostra ci saranno alcuni scatti dedicati alla città di Milano, ritratta attraverso i suoi luoghi più rappresentativi…Ma sempre #rasoterra. L’acqua ripresa da un punto di vista differente, nelle sue molte forme e strutture.

La ricerca di Silvia Bottino è rivolta al desiderio di ritornare agli elementi basilari della fotografia, la luce ed il tempo, attraverso degli scatti ottenuti appoggiando letteralmente il cellulare al suolo e ri-leggendo così gli ambienti con uno sguardo capace di farci partire da nuovi punti di osservazione, da una personale traiettoria in cui luce, acqua e materia sono i protagonisti.

Il progetto della fotografa è un work in progress che grazie anche alla maneggevolezza della tecnica di ripresa, le offre la possibilità di fotografare ovunque la sua sensibilità la porti ad individuare lo scatto ricercato.

SILVIA BOTTINO racconta di sé:

Qualcuno dice che ho un carattere un po’ acido, forse perché sono nata e cresciuta tra gli acidi della camera oscura di mio papà Franco, fotografo anche lui. Appena mi è stato possibile, fin da piccola ho iniziato a usare una macchina fotografica.

Dopo gli studi artistici ho affiancato come assistente mio papà per poi diventare professionista e specializzarmi negli still life di cosmetica, iniziando a collaborare con i più grandi marchi del settore, ma anche con quelli della moda bambino, accessori di lusso e design. Dopo anni di lavoro commerciale, con l’arrivo degli smartphone ho intrapreso il progetto Fine Art #rasoterra, dando un punto di vista inusuale.

Sono stata membro del direttivo AFIP International dove mi sono occupata della salvaguardia degli archivi fotografici.

Non lo nego, il mio più grande critico, la persona di cui, che lo volessi o no, ho sempre cercato la conferma di essere sulla strada giusta, è stato mio papà Franco, Che cosa direbbe oggi di questo traguardo? Nulla come sempre, forse farebbe trapelare un sorriso nello sguardo