Silvia Codignola – Autobiografia della madre
Una mostra che indaga sull’intricato rapporto tra madre e figlio attraverso il percorso temporale del concepimento, della nascita e della crescita.
Comunicato stampa
Una mostra che indaga sull’intricato rapporto tra madre e figlio attraverso il percorso temporale del concepimento, della nascita e della crescita: Autobiografia della madre è il titolo della personale di Silvia Codignola, artista romana, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Più di 40 opere in esposizione, quadri a tempera e olio, disegni e sculture in gesso di piccole, medie e grandi dimensioni, realizzate nell’arco del decennio che va dal 2006 al 2016.
Questi lavori sono reperti di quello che è rimasto di una lotta attraversata da infinite stesure e rifacimenti, distruzioni e ricostruzioni - scrive l’artista nell’introduzione al catalogo pubblicato da Quodlibet.
La ricerca si confronta, in una dimensione mitica e a-storica, sulla figura della madre, compiendo involontariamente un riferimento a forme iconografiche precise, costanti e reiterate nel tempo. Sono stati individuati temi cristallizzati in forme che, a posteriori, hanno trovato corrispondenze nella storia dell’arte, attraverso epoche e culture diverse. Un processo conforme al modello temporale per “sopravvivenze” analizzate dallo storico dell’arte e critico tedesco Aby Warburg, nel quale la semplice verità umana del rapporto tra madre e figlio si confronta con la profondità emotiva dell’arte del nostro passato.
Nella tecnica di Silvia Codignola la messa a fuoco della realtà interiore è indagata direttamente sulla tela, successivamente nel disegno, nel collage e nella scultura, per poi tornare alla tela.
Autobiografia della madre si presenta, dunque, come una costellazione di personaggi collocati su un palcoscenico, configurati quasi come sculture dipinte, con pochi o nessun elemento di ambientazione, la cui figura centrale è la donna seduta, struttura portante del bambino, come già la Mater Matuta preromana, con i suoi storici elementi di amplificazione: la nicchia e il trono.
Nella mostra vengono analizzate anche le altre figure che riguardano i rapporti famigliari: il padre, la coppia dei genitori osservata dal figlio.
Nata nel 1962 a Ivrea, Silvia Codignola ha studiato Architettura a Roma. Ha lavorato in teatro come scenografa, tra gli altri con Luciano Damiani. È del 1966 la prima personale alla Galleria A.A.M. di Francesco Moschini, curata da Marco Vallora e Federico Vercellone.
Nel 2003 ha partecipato al Premio Michetti. Ha esposto alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e alla Temple Gallery, mostra curata da Lorenza Trucchi.
Nel 2006 ha realizzato i cartoni preparatori per il mosaico della fontana di Piazza San Cosimato a Roma. Nel 2008 ha esposto un trittico realizzato su commissione per il giornale Il Tempo. A Milano ha riunito in una retrospettiva i quadri di grande formato dipinti nei primi dieci anni di attività. Nel 2011 ha partecipato al Premio Sulmona. Sempre nel 2011 è stata invitata ad esporre alla Biennale di Venezia – Padiglione Italia.
Recentemente ha pubblicato sul Corriere della Sera un ritratto del cantautore Francesco De Gregori, del cui ultimo disco ha anche realizzato la copertina.
È presente in collezioni private, come la collezione Bulgari e quella de Il Tempo, e in pubbliche, quali quella dell'Avvocatura Generale dello Stato.
Dal 1996 al 2016 ha insegnato disegno all'Istituto Europeo di Design di Roma.
Vive e lavora a Roma.
Catalogo Quodlibet