Silvia Margaria – Essere un diventar altro
Gli oggetti presenti in mostra sono principalmente parte della lavorazione dei progetti Strùere: e Anthologìa, due opere che fanno della fotografia analogica il mezzo d’espressione.
Comunicato stampa
Essere un diventar altro
è una raccolta di materiale di lavorazione, principalmente fotografico, di una pratica artistica che si costruisce sul concetto di valore e il suo possibile mutamento, sulla memoria e sulla resistenza, sulla natura intesa nel suo fluire.
Prove di stampa, esperimenti di lente sovrapposizioni di soluzioni acquose, appunti, scarti, schizzi e citazioni raccontano un processo di ricerca e di studio che nasce dalla contingenza e dalla conservazione per svolgersi poi in visioni che, attraverso la prossimità e la relazione, il richiamo e il confronto, narrano un fare che procede per tentativi.
Gli oggetti presenti in mostra sono principalmente parte della lavorazione dei progetti Strùere: e Anthologìa, due opere che fanno della fotografia analogica il mezzo d’espressione.
Silvia Margaria
Nasce a Savigliano (CN) nel 1985. Vive e lavora a Torino.
Nel 2010 consegue la Laurea di II livello presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Ha passato tre anni all’archivio film della Cineteca del Museo Nazionale del Cinema di Torino, nel settore ispezione e catalogazione pellicole. Il suo lavoro artistico prende ispirazione da quest’esperienza, nella quale le immagini erano fatte di luce, mutamenti, ferite e memoria; la sua pratica cerca la natura, intesa nel suo processo di apparizione, con un lavoro di osservazione del suo fluire. La sovrapposizione, l’accostamento e la coincidenza, intesi come metodologie di indagine, le permettono di praticare tentativi di conciliazione degli opposti conservare/perdere, resistenza/cambiamento, valore/ difetto, individualità/relazione, precarietà/stabilità. È membro di Progetto Diogene dal 2018.