Silvia Mariotti – Cambi di Rotta

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE - PALAZZO DUCALE
Piazza Duca Federico 107 , Urbino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
10/05/2018

ore 17

Artisti
Silvia Mariotti
Curatori
Umberto Palestini
Generi
arte contemporanea, personale

Tre notturni, la personale di Silvia Mariotti è il secondo appuntamento di “Cambi di Rotta” nello Spazio K a Palazzo Ducale di Urbino.

Comunicato stampa

Il 10 maggio si inaugura nello Spazio K Tre notturni, la personale dell'artista Silvia Mariotti, secondo appuntamento di Cambi di rotta, progetto a cura di Umberto Palestini, nelle Grandi Cucine di Palazzo Ducale ad Urbino. L'artista marchigiana che si è formata presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino, attualmente vive a Milano. Ha vinto il Premio Celeste per la fotografia e privilegia da sempre il linguaggio installativo con il quale fa dialogare diversi media.

Con Tre notturni Silvia Mariotti realizza un'installazione site specific che coinvolge gran parte del perimetro dello Spazio K, assemblando sculture, fotografie, light box e neon; crea una topografia e una mappa sensoriale dove i modelli ispiratori sono il celebre San Francesco riceve le stimmate di Federico Barocci - uno dei più apprezzati "notturni" della storia dell'arte -, un arazzo fiammingo del XVI secolo, Bosco con animali esotici, ambedue conservati nelle stanze di Palazzo Ducale, e l'omonimo componimento di Fryderyk Chopin, massimo compositore del romanticismo musicale.

All’interno della grande sala, l'artista pone il minuscolo darkbox intitolato Pioggia Lunare, il punctum da cui promana una flebile ma poetica luce che si ammanta di aerea pioggia luminosa. Il timbro musicale romantico che sgorga da questa installazione si ritrova nel tracciato composto da griglie ferrose disposte a pavimento. Un percorso concettuale che ingloba i Volumi notturni, serie di sculture affiancate da neon e rivestite di erbose cromie viranti verso sfumature bluastre. Sulla stessa struttura, alcune fotografie citano l'antico arazzo o immortalano una natura lussureggiante che riveste territori colpiti da eventi tragici.

La complessa architettura creata da Silvia Mariotti produce uno spaesamento nell'osservatore. Non ci sono percorsi certi da seguire, ma per trovare un filo d'Arianna bisogna affidarsi agli accordi sensibili del cuore. Nell'oscurità della notte, dove domina l'incertezza dello sguardo, l'artista ci fa avvertire un presagio d'infinito e sperimentare l'immersione nel mistero, nella sacralità della natura e nelle sue zone d'ombra.