Silvia Morani – Paradise lost
In mostra “un lavoro sulla geometria della punizione per il peccato di Adamo ed Eva, proiettata in un immediato futuro psichedelico”. Silvia Morani
Comunicato stampa
PARADISE LOST è un progetto video dell'artista Silvia Morani.
Interrogata sulle finalità di questo lavoro l'artista ha risposto quanto segue: "PARADISE LOST è un lavoro sulla geometria della punizione per il peccato di Adamo ed Eva, proiettata in un immediato futuro psichedelico".
E' singolare questa prospettiva della Morani, eppure a pensarci bene piuttosto ovvia. Ma insomma, cosa se non la geometria offre agli strumenti del vedere, il grado di precisione più alto? E' quindi naturale che le sue leggi e i sui segreti siano e siano stati utilizzati per raffinare la nostra comprensione del conosciuto. La geometria è chiamata a presiedere ad una delle più brillanti e suggestive proposte del filosofo francese Maurice Merleau-Ponty, questa: Osservando il cubo, noi non abbiamo che una visione successiva delle facce; se io credo al cubo, è perché in me lo spirito corregge l’apparenza affinché io percepisca. Da questo punto di vista vedere non ha senso: se c’è una visione del cubo, ciò significa che il nostro sguardo è visitato dallo spirito. Questo spirito é quello che anima le visioni della Morani che, in PARADISE LOST, ci restituisce geometricamente modificate.
Che ci piaccia o no, le leggi governano i fenomeni. Come la fisica governa il potere per Michel Foucault (Microfisica del Potere - M. Foucault n.d.r.) così é la geometria chiamata qui a concedere le sue leggi per una più aggiornata lettura delle inevitabili conseguenze del peccato. Una ricerca che inizia dove tutto ha inizio, quel centro di deflagrazione che ha propagato "l'illecito morale" in ogni spazio occupato dal nostro tempo e che noi continuiamo a chiamare: Adamo ed Eva, i fantasmi in punizione del paradiso perduto.