Silvia Pelissero – Agnes Cecile
Agnes Cecile, descrive un confine sul quale oscillare, tra una cosa e il suo contrario. Il dualismo di un viaggio che trova il raccordo attraverso la violenza sensuale del nero. Una ricerca introspettiva che nasce dal vuoto ed esplode o forse implode, in un vortice di colori resi schiavi dal non colore per eccellenza.
Comunicato stampa
Giovanissima eppur così complessa, Silvia Pelissero, dopo essersi diplomata al liceo artistico, segue corsi di fotografia e di grafica digitale, studia materiali innovativi, tecniche sperimentali e, ispirata da Pollock, si avvicina all'Action Painting iniziando a vivere la sua arte con dinamicità, trattando la tela con movimenti ampi ed energici.
Proprio attraverso l'assenza di realtà oggettiva e soggettiva che il dripping riconosce, Silvia si ritrova a poter riflettere al meglio le sue idee riuscendo a collegare l'atto del dipingere con la vita che le scorre intorno, sfruttando a pieno l'irrazionalità che caratterizza questa tecnica e che le permette di uscire dagli schemi delle regole artistiche esprimendo le sue sensazioni come soddisfazione di un bisogno.
Agnes Cecile, descrive un confine sul quale oscillare, tra una cosa e il suo contrario. Il dualismo di un viaggio che trova il raccordo attraverso la violenza sensuale del nero. Una ricerca introspettiva che nasce dal vuoto ed esplode o forse implode, in un vortice di colori resi schiavi dal non colore per eccellenza. Le opere rappresentano un groviglio di emozioni, descritte da volti appartenenti ai non-luoghi della mente dell'artista. L'intimismo dei lavori di Silvia, è un osservatorio sulle dinamiche dell'introspezione, processo con andamento ciclico, dove le possibilità della mente sono aperte al confronto con lo specchio delle opere che l'artista ci mette a disposizione.
I disegni e le tele rompono la loro unità formale, tutto si dirama nello spazio, dando l'impressione di sfuggire al controllo verso i confini instabili della mente.