Silvia Stocchetto – Idoli e Cartigli
I dipinti presenti in questa mostra appartengono a due serie a tema: quella degli “Idoli” e quella, immediatamente successiva, dei “Cartigli”.
Comunicato stampa
I dipinti presenti in questa mostra appartengono a due serie a tema: quella degli “Idoli” e quella, immediatamente successiva, dei “Cartigli”. In entrambe le serie vi è un personaggio, una figura che intitola ogni opera.
Gli idoli sono tutti figure totemiche con teste di uccelli ad eccezione, in un unico quadro, di un “colosso” antropo-zoomorfico. La scena negli “Idoli”, variamente declinata, è costituita da un groviglio organico, piuttosto intricato, di elementi vegetali che alludono anche ad un “organicismo viscerale”. La figura del totem-uccello ha una duplice funzione: una “spaziale”, nel senso di possesso e dimensionamento della composizione, e una “simbolica” in cui l’idolo-volatile è una rappresentazione che, secondo l’artista stessa, compendia un suo “senso della natura” suscitato dalle molteplici analogie presenti nelle varietà del regno animale.
I cartigli sono, alla lettera, figure antropomorfiche fatte di fogli di carta. La scena nei “Cartigli” non è più organica ma architettonica. Si tratta infatti di interni, di stanze in cui agiscono degli umani “cartacei”: idea notevole per cui la “fattura preziosa” di Stocchetto apparenta la sua pittura anche con la più alta letteratura fantastica.
Non vi è dubbio che questi due approdi espressivi rappresentino il momento più importante sinora raggiunto dalla sua avventura d’autore.
Carlo Maschietto
The paintings in this exhibition belong to two themed series: the "Idols" and the "Cartigli". In both series there is a character, a figure who entitles each work. The idols are all totemic figures with bird heads with the exception, in a single painting, of an anthropo-zoomorphic "colossus". The scene in the “Idols”, variously declined, is made up of an organic tangle, rather intricate, of plant elements that also allude to a “visceral organicism”. The figure of the bird-totem has a dual function: a "spatial" one, that defines the possession and dimensioning of the composition, and a "symbolic" one in which the volatile idol is a representation that, according to the artist herself, summarizes a "sense of nature" aroused by the multiple analogies present in the varieties of the animal kingdom.
The cartouches are, literally, anthropomorphic figures built by sheets of paper. The scene in the "Cartigli" is no longer organic but architectural. In fact, these are interiors, rooms in which “paper” humans act: a remarkable idea for which Stocchetto's “precious workmanship” makes her painting similar to the highest fantastic literature.
There is no doubt that these two expressive landing stages represent the most important moment reached so far by her adventure as an artist.
Carlo Maschietto