Silvio Santini – Marble strips
Paola Raffo Arte Contemporanea, in linea con il suo lavoro iniziale, torna a rileggere la scultura.
Comunicato stampa
SILVIO SANTINI - MARBLE STRIPS
Mostra personale, a cura di Paolo Emilio Antognoli
Paola Raffo Arte Contemporanea, in linea con il suo lavoro iniziale, torna a rileggere la scultura. La galleria è pertanto lieta di inaugurare la stagione estiva e la Collectors night con la prima mostra personale di Silvio Santini a Pietrasanta.
In galleria sarà presente una selezione di sculture aniconiche basate sulla forma continua e infinita dei nastri di Möbius e alcuni Canneti di marmo nero che trasformeranno lo spazio della galleria in una sorta di giardino interno, segreto e rarefatto.
Silvio Santini, nasce a Torano sotto le cave di Carrara, nel 1946. La sua profonda familiarità con la pietra, materia paterna della fatica e dell’impegno ma anche materia materna della bellezza e del desiderio, fa di Santini uno tra i più raffinati maestri della scultura contemporanea.
Con le sue forme di marmo e di granito, nei colori assoluti del bianco di Carrara o del nero del Belgio, Santini – con la vista, il tatto e l’immaginazione – riesce a coinvolgere lo spettatore al fascino della scultura.
Attraverso l’ardua e raffinatissima lavorazione delle sue forme anche l’artista riesce a ristabilire il contatto spesso perduto fra l’energia ancestrale del desiderio e la forma progettuale della scultura. Per mantenere questo contatto Santini, nell’epoca delle macchine, continua a lavorare manualmente, portando le sue forme sottili a un’estrema leggerezza e a un’eleganza senza precedenti. Ciò, certamente, non deriva da un anacronistico rifiuto del robot, quanto perché sarebbe impossibile per una macchina raggiungere i desiderata e i risultati dell’artista.
La sua folgorazione di Damasco per l’arte concreta, sulla linea del Bauhaus, avviene durante il suo connubio con Max Bill. L’artista svizzero rimase travolto dall’energia vitale di Santini, il quale riuscì a scaldare nel profondo il suo lavoro più tardo – si potrebbe anzi affermare che Santini riuscì a erotizzare la scultura di Bill. Da allora, Santini, prosegue la sua opera di segreta trasgressione del razionalismo Bauhaus, portando le forme essenziali della scultura in marmo ai risultati più estremi di eleganza e leggerezza.