Sima Shafti – Frammenti di memoria
La mostra è una riflessione sulla memoria femminile cui si accede da un cancello che l’artista lascia socchiuso
Comunicato stampa
L’ampia personale di Sima Shafti, allestita dal 7 marzo nello spazio OPEN BOX del Museo MAGI’900, è una riflessione sulla memoria femminile cui si accede da un cancello che l’artista lascia socchiuso, un varco che si apre sulla complessità che ci circonda, spesso radicata nel silenzio. Così, invitandoci a varcare la soglia intima e perturbante di un giardino segreto, l’artista iraniana ci conduce dove la suadente bellezza di colori e forme della sua cultura d’origine non celano, anzi esaltano, la presenza di ombre oscure e dolenti, la malinconia inquieta di chi non dimentica che esistono la violenza, la fatica, l’ingiustizia, la prevaricazione, l’incertezza del futuro. A cura di Valeria Tassinari.
La mostra apre al pubblico senza un evento inaugurale, nel rispetto dell'ordinanza della Regione Emilia-Romagna sulle norme di contenimento del Coronavirus. Il 21 marzo è previsto un evento per il pubblico alla presenza dell'artista, in occasione della festa di primavera del capodanno iraniano.