Simone Bergantini – All in
All in è un progetto nato dall’osservazione del mondo digitale all’interno della società che muta, ma che contemporaneamente resta aggrappata alle origini.
Comunicato stampa
Il 5 marzo 2016, alle ore 18.00, FAR | Fabbrica Arte Rimini, inaugura All in, mostra personale di Simone Bergantini, a cura di Salvatore Davì.
All in è un progetto nato dall’osservazione del mondo digitale all’interno della società che muta, ma che contemporaneamente resta aggrappata alle origini. Si tratta di uno sguardo che seziona le macchine digitali trasformate ormai in fibra emotiva, in armatura del sentimento collettivo. Simone Bergantini misura il perimetro di ciò che accade nel web, individua il gradiente dei nostri accampamenti digitali e trova le coordinate di un ambiente entro cui i pattern visivi costruiscono un luogo dove poter piantare le tende dei nostri profili. Sono i tre toni di azzurro dei nostri rifugi digitali, all’interno dello sciame del web: facebook, twitter e istagram. Terreni per avatar che, sotto un cielo virtuale, hanno fatto di noi il loro tramonto, concedendoci un nuovo habitat fatto apposta per massimizzare le informazioni con un semplice #hastag. Una de-medializzazione che potrebbe mettere in cantina i mass-media: chiunque può produrre informazione e tutti sono in grado di mediarla. Tutto è già stato visto e ingerito, anche l’inaffidabile, ci restano sono le istruzioni per l’uso e capire come montare la tenda, per il resto siamo già all in.
L’artista osserva questo processo dalla parte del significante, consapevole che la mente dell’uomo concepisce non solo la formazione del proprio immaginario, ma anche la ricerca della miglior forma di condivisione. La serie “The Night Watch #3” è il risultato di un vero e proprio scavo archeologico dell’attualità: l’ I Phone 3S diventa una freccia tecnologica che nel giro di pochi anni ha esaurito la sua forza e la sua funzionalità. Quando lo smartphone è off line restano i segni dell’azione, gli scarti di un gesto, come nella serie “Addiction”, tracce di un passaggio emotivo on line che persiste nel significante, quando il significato è già al secondo giro, verso un nuovo senso, nella giostra digitale della condivisione.
Simone Bergantini (Velletri - 1977) ha vinto diversi premi nazionali e internazionali, tra cui il premio Terna, il Foam Talent nel 2009 e il premio Fondazione Fabbri nel 2012. Ha partecipato ad alcuni progetti di residenza artistica, tra cui l’I.S.C.P. di New York nel 2010, le sue opere sono state esposte in musei e gallerie private in Asia, Europa e Nord America e pubblicate su riviste internazionali specializzate come FOAM, BLOW, DERGREIF, VICE, FLASH ART e molte altre.
Attualmente vive e lavora tra Torino e Milano.