Simone Bossi – (in) Land
Arriva a Roma, nel rione Prati, un nuovo spazio espositivo — Divario, un contenitore culturale sui generis.
Comunicato stampa
Arriva a Roma, nel rione Prati, un nuovo spazio espositivo — Divario www.divario.space — con l’obiettivo di indagare la complessità del reale ed esplorare la molteplicità del contemporaneo attraverso le esperienze artistiche del XXI secolo.
Ideato e curato dall’architetto Filippo Tranquilli, Divario è un contenitore d’arte sui generis che ospiterà mostre ed eventi legati al mondo della fotografia e illustrazione, dell’architettura e design, della scultura e pittura promuovendo la creatività in tutte le sue forme.
Immerso nei luoghi del quotidiano, fra l’erboristeria e il bar di quartiere di via Famagosta, Divario inaugura sabato 23 novembre 2019 con (in) Land, la prima mostra personale di Simone Bossi, giovane fotografo di architettura fra i più apprezzati e promettenti del panorama contemporaneo che ha catturato, fra gli altri, i lavori di figure del calibro di Richard Serra, Herzog & De Meuron, Piero Lissoni e KAAN Architecten.
Gli scatti in mostra mettono in luce gli aspetti più personali, nascosti e creativi del lavoro profondamente introspettivo di Simone Bossi che si concretizza metaforicamente nell’esplorazione di una caverna vicina ai suoi luoghi di origine. Attraverso il suo viaggio nelle viscere della terra, il fotografo svela il suo metodo e racconta il suo personalissimo modo di leggere l’architettura, naturale o artificiale che sia.
Dieci scatti lenti, attesi, calibrati, in medio formato a pellicola, che rivelano il suo pensiero e illustrano i temi salienti della sua produzione fotografica: leggerezza, verticalità, geometria, composizione, luce, colore, serialità, indeterminazione, misticismo (solo per citarne alcuni). Dieci oggetti unici prodotti esclusivamente per (in) Land da Simone Bossi: cornici metalliche graffiate con saldatura a vista, stampa Fine Art e pregiata carta Hahnemühle.
Scopo del suo lavoro non è fornire al visitatore un reportage completo e accurato del soggetto ritratto, bensì l’incompiutezza, il dettaglio, l’essenza stessa di un luogo ameno.
(in) Land sarà visitabile fino al 25 gennaio 2020, un primo esperimento che vuole coinvolgere le molte sfere artistiche e proporsi alla città come luogo aperto al pubblico, alla commistione, dove non esiste limite all’espressione artistica.