Simone Carraro – Radica corta, albero brullo
ALMA ZEVI Venezia presenta la prima mostra personale di Simone Carraro, Radica corta, albero brullo.
Comunicato stampa
ALMA ZEVI Venezia presenta la prima mostra personale di Simone Carraro, Radica corta, albero brullo. Carraro (n. 1995) è un giovane artista diplomato nel 2018 in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, città dove vive e lavora. La sua opera, frutto di ricerche da fonti quali bestiari antichi e trattati scientifici, affronta temi legati all’immaginario tradizionale dei luoghi e alle problematiche del fragile stato dei diversi ecosistemi, primo fra tutti quello della laguna veneta. Il progetto concepito da Carraro per la mostra si compone di lavori realizzati con tecniche diverse, e si snoda attorno a un ragionamento sul patrimonio popolare legato all’ambiente veneziano.
Il titolo Radica corta, albero brullo si propone come un proverbio riadattato dall’artista, che suggerisce l’importanza di tramandare alle generazioni future le conoscenze specifiche legate a un territorio. La preservazione delle proprie radici è la chiave per creare una consapevolezza sociale nella quale tutti gli abitanti di una comunità possano identificarsi. Il dittico Il gesto, la cruna, i denti di cane (2020), ad esempio, mette in relazione la complessità biologica delle formazioni di alghe che si accumulano sui tronchi che emergono dalla bassa marea della laguna con la laboriosità dei complessi merletti lavorati a Burano. La ripetitività con cui gli strati di organismi si radicano sui tronchi nell’acqua viene quindi acutamente messa a paragone con il gesto sapiente delle donne che intrecciano i merletti.
L’opera centrale si intitola Geografia Allegorica (2021) e si presenta come grande dipinto su tessuto grezzo che funziona come una mappa simbolica della laguna di Venezia e delle sue isole. La sua complessa composizione rivela vari oggetti accostati a una serie di diverse narrazioni che la rendono anche una metafora della fragile situazione dell’ecosistema lagunare e dei suoi abitanti. In mostra, inoltre, affiancano queste riflessioni una serie di disegni di Carraro su diversi temi: il canzoniere popolare, le filastrocche dei bambini, il mondo animale e botanico, tutti elementi che richiamano a una conoscenza condivisa da una generazione all’altra, che sembrano ora essere inevitabilmente destinate a cambiare per i ritmi del tempo presente.
In questa mostra l’artista getta una nuova luce su quegli elementi del folklore popolare, tramandati oralmente, che creano l’identità della laguna. Seguendo il lento trascorrere del tempo, ma anche la sua natura ciclica, Carraro pone il sapere e la memoria condivisa tra le generazioni alla base della sua pratica artistica.