Simone Pizzinga – Visioni simmetriche
La mostra presenta una trentina di opere che offrono una panoramica completa della sua produzione artistica.
Comunicato stampa
FART gallery è lieta di presentare Visioni Simmetriche la prima personale a Torino di Simone Pizzinga.
La mostra presenta una trentina di opere che offrono una panoramica completa della sua produzione
artistica.
Come da titolo, la simmetria è la chiave di questi lavori. “La matematica, la biologia, l'architettura, la
letteratura nascondono evidenti modelli simmetrici – dice l'artista –. La Divina Commedia, ad esempio, è
strutturata secondo un sistema speculare per cui, da un lato c'è il male, dall'altro il bene. Una simmetria
degli opposti che ricorda la teoria dell'ambivalenza umana di Jung. La mia ricerca parte da qui e il suo scopo
è trovare nella specularità un modo per indagare l'animo umano e i suoi aspetti più nascosti. Quello che
creo sono macchie di Rorschach, immagini organiche e totemiche”.
Da queste visioni caleidoscopiche nascono esseri ibridi. Una parola che nell'antica Grecia indicava un
peccato. L'hybris, infatti, era la violazione della norma della misura, cioè dei limiti che l'uomo incontra nei
suoi rapporti con gli altri uomini, con la divinità e con l'ordine delle cose. Quella che nell'antichità era
un'offesa punita dalla collera divina, diventa, nei lavori di Pizzinga, una forma di coraggio. Coraggio che, in
fondo, dovrebbe essere di ogni artista memore del monito di Orazio al “diritto di osare con la fantasia”.
Oltre a mescolare immagini, Pizzinga fonde anche tecniche diverse. “Il mio lavoro usa l'incisione in maniera
non convenzionale. Con una tecnica chiamata tonerstransfer porto sulle lastre incisorie immagini realizzate
al computer o con la fotocopiatrice. Nasce così congiunzione tra il vecchio ed il nuovo. Acidi e torchi si
abbinano al trasferimento alla nitro, all'acquerello, a fotomontaggi digitali e fotocopie”.
Nonostante l'inquietudine di fondo in tutti i lavori c'è un'armonia compositiva, una forza attrattiva che porta
il risultato oltre l'orrore e lo fa entrare nel terreno del sublime, del perturbante. Un terreno in cui non è mai
chiaro dove finisce il bello e comincia il grottesco, dove l'armonia diventa deformità, dove la visione del
reale diventa sogno o incubo. L'unica cosa certa è che la bellezza assume forme diverse da quelle dei canoni
classici o degli stereotipi.
Simone Pizzinga è nato a Casale Monferrato nel 1985. Vive e lavora a Torino dove si è recentemente laureato in
Grafica d'Arte all'Accademia delle Belle Arti. Nel 2011 vince il concorso MADEINART, e inizia un ciclo di 3 mostre
personali la prima della quali, Antipodi, sì è tenuta, tramite il FAI, presso il Castello di Santena. Ha esposto a
Forever Jung, collettiva presentata da FART gallery alla fiera The Others presso le carceri Nuove di Torino. Sempre
a cura di FART è presente in Artberg I e II presso il Machè e lo Spazio Ferramenta, in What the FART? presso l'ex
fabbrica Aspira e in A fresh art explosion a Torino e Milano presso gli storici spazi dell'Arci Bellezza. Ha presentato
i suoi lavori anche in Capitale del Monferrato presso il castello di Casale Monferrato, al Premio Nazionale per
giovani Incisori “Gino Carrera” a Casalpusterlengo (LO), alla IX Biennale Internazionale di Grafica Ed ExLibris a
Palazzo Sannazzaro di Casale Monferrato.