Sinta Werner – Dialectics of Fakes

Informazioni Evento

Luogo
FAMA GALLERY
Corso Cavour 25, Verona, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

10.00 – 13.00 | 14.30 – 19.30 | chiuso il lunedì e festivi

Vernissage
21/10/2011

ore 18-20

Artisti
Sinta Werner
Curatori
Matteo Pollini
Generi
arte contemporanea, personale

FaMa Gallery è lieta di inaugurare il suo project space Basement, la cui programmazione si affianca a quella presentata dallo spazio tradizionale della galleria. Ad aprire questa nuova sezione è l’artista berlinese Sinta Werner, il cui lavoro si concentra sulla sperimentazione di spostamenti di percezione di immagini e volumi.

Comunicato stampa

Venerdì 21 Ottobre dalle ore 18.00 alle ore 20.00, FaMa Gallery è lieta di inaugurare il suo project space Basement, la cui programmazione si affianca a quella presentata dallo spazio tradizionale della galleria. Con Basement, FaMa Gallery punta a definire e consolidare una linea di ricerca programmata, che supporti la produzione di nuovi lavori di artisti emergenti. Il formato scelto per Basement è quello della mostra personale, per permettere agli artisti coinvolti di utilizzare tutto lo spazio a disposizione come elemento integrante dei loro progetti.

Ad aprire questa nuova sezione è l’artista berlinese Sinta Werner, il cui lavoro si concentra sulla sperimentazione di spostamenti di percezione di immagini e volumi.
A dare il titolo alla mostra è l’installazione Dialectics of Fakes, che riproduce all’interno dello spazio di Basement un modello in dimensioni reali di un seminterrato precedentemente ideato e costruito in scala ridotta dall’artista nel suo studio. Per ottenere un effetto posticcio e temporaneo, Werner ha costruito la struttura con materiali industriali molto simili, all’apparenza, a quelli usati per la costruzione di modellini architettonici. Non è chiaramente definito se Dialectics of Fakes sia la “replica” di un seminterrato realmente esistente di qualche anonimo edificio; ciò che è importante in questo e nei precedenti lavori dell’artista è il processo di definizione dell’oggetto, un edificio in questo caso, che viene estratto dalla sua materialità e reso come mera rappresentazione. La certezza analitica e oggettiva della pianta in scala o della rappresentazione tridimensionale del modello architettonico è messa in discussione dall'artista che utilizza proprio questi strumenti per creare il suo inganno. A completamento dell’installazione, le finestre ritagliate nelle pareti restituiscono immagini scattate nello studio berlinese dell’artista, collimando in questo modo le divergenti istanze spaziali e temporali in gioco.

Gli interventi tridimensionali di Sinta Werner sono sempre preceduti da lavori bidimensionali, spesso collage o interventi manuali su fotografie. Per questo, la mostra è completata da due serie di lavori – Autoprojection e Konstruierte Sichtbarkeiten – che evidenziano i diversi approcci dell’artista sull’idea di oggetto e sua rappresentazione. Le opere di Autoprojection sono assemblaggi di fogli di carta fotografica non impressionata tagliati e piegati dall’artista in camera oscura. La luce a cui vengono esposti i fogli dopo questa fase lascia tracce e ombre delle stesse piege, facendo quasi combaciare l’oggetto con la sua rappresentazione. Con Konstruierte Sichtbarkeitenwill l’artista si concentra invece sul dissolvimento delle qualità dell’immagine, “riducendo” fotografie scattate ai grattacieli di Manhattan e Philadelphia in composizioni logicamente incongruenti attraverso minuziosi interlacciamenti di elementi architettonici, specchiature e accostamenti prospettici divergenti.

Note sull'artista
Sinta Werner (1977 Hattingen, Germania - vive e lavora a Berlino, Germania).
Master Degree in Fine Arts presso il Goldsmiths College, University of London nel 2007.
Il suo lavoro ha ricevuto il supporto di: Goethe Intitut, IFA, Henry Moore Foundation, British Lottery and Fulbright.
Mostre personali recenti: Grey Areas, NETTIE HORN, Londra; The 3rd Floor, COMA, Berlino.
Mostre collettive recenti: 2010 - Magic Show, Hayward Touring Exhibition (UK); Real/Unreal, LoBe, Berlino; When Gravity Makes You Float, Grimmuseum, Berlino; 2009 - Tiefer Raum und fremde Welt, Kunstverein Aichach, Aichach; Form versus Inhalt, Haus am Kleistpark, Berlino.