Skim – A mushroom in the meadow!
E’ un giovane e geniale “graffitaro” l’artista che Confarte e la Consulta Cultura & Società ospiteranno con questa nuova mostra.
Comunicato stampa
SKIM WORLD
A mushroom in the meadow!
12 novembre 2011 – 11 aprile 2012
E’ un giovane e geniale “graffitaro” l’artista che CONFARTE e la Consulta Cultura & Società ospiteranno con questa nuova mostra che partirà sabato 12 novembre 2011 (inaugurazione alle ore 17.30 – ingresso libero – sarà presente TOSCANA TV) nei locali della Sede Provinciale (viale Montegrappa 138 – Prato) di Confartigianato Imprese Prato.
Ancora una volta CONFARTE, sempre alla ricerca di stili diversi dalla classica pittura, è riuscita a portare a Prato un giovane artista che di solito riesce ad esprimere tutta la sua Arte sulle pareti o sui muri della città, ma che non disdegna anche l’utilizzo di tecniche e supporti diversi.
“Non posso scrivere sui muri? Poco male, c’è sempre il cielo”. Così ha dichiarato di recente il noto street artist SABER dopo un’ordinanza anti murales emanata a Los Angeles. E allora tutti col naso all’insù per ammirare i graffiti aerei creati dall’artista con l’ausilio di un aereo. Su uno di questi spiccava la scritta: “Art is not a crime” (l’Arte non è un crimine). Questi sono i graffitari, a partire da quel Keith Haring che fece da apripista ad uno stuolo di geniali artisti. Lo stesso SKIM ha avuto la fortuna di entrare in contatto a New York con la Street art e il Graffiti writing e conoscere da vicino i lavori di Haring. Non resta quindi che vedere cosa ci riserverà l’artista in questa mostra particolare e stimolante per gli occhi e la mente.
Notizie su SKIM
Grafico Pubblicitario, Pittore, Writers Graffitaro, Disegnatore e Animatore C. Animati.
www.skimworld.it [email protected]
Formazione
Diploma di Maestro d’Arte presso l’stituto d’Arte di Firenze 2003;
Diploma in Arte della Grafica Pubblicitaria e Fotografia presso l’Istituto d’Arte di Firenze 2006;
Scuola Internazionale di Comics (Accademia delle Arti Figurative) Diploma in tecniche
di animazione tradizionale e moderne.
Tecniche
In stile prettamente graffitaro, Skim ha la sensibilità dell’uso del colore in modo molto accattivante. Rende le sue opere uniche e riesce ad unire uno stile molto grafico e preciso alle varie forme di arte inserendo sempre una storia in ogni singola opera. I personaggi più usati da lui creati sono il fungo, il moscardino, Marylin Monroe, Child, Zeno e la Valigia Blu.
Skim ha avuto per 3 anni e mezzo uno studio d’arte a Scandicci. Adesso vive e lavora a Scandicci.
L'Arte di Skim
E' nel tessuto metropolitano fiorentino che nasce e si sviluppa l'arte pittorica di Francesco Forconi, meglio conosciuto come Skim. Nato a Firenze nel 1985, frequenta l'Istituto d'Arte di Porta Romana dove si diploma come grafico pubblicitario e successivamente frequenta la Scuola Internazionale di Comics dove si diploma in Animatore di cartoni animati in cui perfeziona le sue tecniche grafiche, Da origine al marchio "Skim", che raffigura un moscardino stilizzato, firmato con la tag personale. Ha la fortuna di viaggiare, toccando città artisticamente attive tra cui New York, dove viene a contatto con la Street art e il Graffiti writing. L'artista che più lo colpisce è Keith Haring, la cui sintesi delle linee emerge costantemente nei diversi stili che Skim utilizza. Infatti la caratteristica che per prima salta all'occhio nella pittura di SKIM è la molteplicità di stili e di tecniche impiegate: dalla più tradizionale pittura ad olio e acrilico su tela, si passa all'utilizzo di markers, bianchetto e soprattutto bombolette spray; dalla pennellata morbida ed evanescente al tratto netto su colore uniforme e violento fino alla contaminazione contemporanea di tutte le tecniche. SKIM dà spessore e profondità ai sensi e ai sentimenti umani come alle angosce della sua generazione esprimendole attraverso l'uso energico del colore e la saturazione segnica degli spazi, quasi portando in superficie i contenuti di quelle teste grandiose e personaggi fantasiosi che popolano le sue tele. Ma la sua arte non si ferma alla tela. La necessità di decorare e personalizzare si espande sulle pareti e sui muri, sui suppellettili quotidiani e su qualunque superficie utilizzabile. (Rossella Bravi)
GRAFFITI ART
Il principio del graffitismo, da cui in definitiva deriva la sua diffusione, é stato quello di produrre un'arte fuori dagli schemi e realmente rivoluzionaria, in primo luogo perché non vendibile (essendo realizzata su supporti quali i vagoni ferroviari o le pareti urbane) e quindi disorientante verso un sistema dell'arte in cui il Mercato ha finito spesso per innescare, diffondere, celebrare o bruciare singoli artisti e correnti. In secondo luogo perché questa espressione di creatività spontanea e dirompente ha saputo indirizzarsi direttamente al pubblico, senza l'appoggio di collezionisti, mercanti d'arte, critici e conservatori di musei. In sostanza l'origine del graffitismo (1970-75) costituisce un momento di rottura con il sistema dell'arte, anche se poi la forza, il potere e le seduzioni di quest'ultimo finiranno per assorbirne il significato di rito metropolitano, separando le combinazioni collettive e privilegiando gli esiti e le espressioni individuali degli artisti, trascinandoli nelle gallerie e nei musei e in qualche modo decretando la conclusione della parabola artistica del fenomeno. E' il caso di Keith Haring, il più valido esponente della Graffiti Art. L'artista ebbe il merito di promuovere per primo l'uso di dipingere, scrivere e disegnare sulle pareti e sui treni del metro, sfidando con la sua esuberanza le autorità che proibivano tale pratica. Haring, che é scomparso giovanissimo, disegnava sagome di uomini con il simbolo dell'atomica sulla testa, cani che abbaiano contro il video del televisore o davanti alle immagini dei manifesti. Sono schizzi rapidi e sintetici che raccontano le ossessioni dell'artista o commentano ironicamente i cartelloni della pubblicità ufficiale. Altri artisti degni di nota sono Jean Michel Basquiat (anch'esso scomparso giovanissimo), James Brown, Ronnie Cutrone e Daze.