Smeared with the Gold of the Opulent Sun
La mostra Smeared with the Gold of the Opulent Sun è ispirata a un personaggio mancante, una figura centrale ma assente. La si potrebbe intendere come un tentativo – necessariamente fallito – di ricostruire la sua storia a partire da alcune pagine di quello che sembra essere il suo diario, e da una collezione di frammenti e una collezione di immagini e oggetti presumibilmente creati, o raccolti, da lui.
Comunicato stampa
La mostra Smeared with the Gold of the Opulent Sun è ispirata a un personaggio mancante, una figura centrale ma assente. La si potrebbe intendere come un tentativo – necessariamente fallito – di ricostruire la sua storia a partire da alcune pagine di quello che sembra essere il suo diario, e da una collezione di frammenti e una collezione di immagini e oggetti presumibilmente creati, o raccolti, da lui. Per quanto abitasse a Roma, non è dato sapere se vi sia anche nato o se vi sia morto (o se sia morto sul serio o invece sia solo disperso, o si sia recato altrove lasciando deliberatamente dietro di sé questa imperscrutabile, ma elegante, autobiografia per oggetti). È anche difficile stabilire quando sia vissuto. Forse in un passato lontano o non tanto lontano (il tempo dei polli di gomma?), o forse addirittura in un imprecisato momento del futuro. Come la grande e ammalata città in cui viveva, i residui della sua vita testimoniano strati temporali contradditori, epoche che si sovrappongono l’una all’altra. Chi era? Cosa faceva? Anche questo è un bel mistero. Come tutti, va da sé, pare che egli abbia amato. Che abbia lottato per difendersi e sopravvivere. Che abbia cercato di comprendere i tempi sofferti in cui è vissuto. Impossibile dire fino a che punto ci sia riuscito. E se mai qualcosa si può dire con un minimo di certezza – pur sempre speculativa – è che egli sembrava nutrire un certo interesse per la consistenza materica del suo circondario e per il vento che lo spazzava, come se l’una fosse il negativo dell’altro, la registrazione, la prova del suo passaggio: l’una imbevuta di tempo e l’altro, com’è ovvio, senza tempo. Sfortunatamente, se da un lato tutto questo non ci dice granché, sembra già raccontarci molto più del dovuto se non sulla sua identità, almeno sul mondo nel quale si muoveva e che si muoveva in lui.
Chris Sharp
Nel corso di un periodo di 10 intense settimane di ricerca a Roma, Chris Sharp, curatore in residenza a Nomas Foundation ha tenuto oltre trentacinque studio visit con artisti di stanza a Roma, intraprendendo una conversazione con la scena artistica della città. ‘Smeared with the Gold of the Opulent Sun’, ospita il risultato di questo momento di studio, osservazione e digressione in una mostra che intende restituire una visione personale del curatore sulla scena artistica e culturale di Roma, attraverso il lavoro di otto artisti.
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Smeared with the Gold of the Opulent Sun
Curated by Chris Sharp
Artists:
Luisa Gardini, Richard Gasper, Giovanni Kronenberg, Jochen Lempert, Matteo Nasini, Nicola Pecoraro, Alessandro Piangiamore, Carlo Gabriele Tribbioli
Opening Saturday 26 May 2012 h 11,30 am - 4,30 pm
Until 13 July 2012
Nomas Foundation, viale Somalia, 33
Smeared with the Gold of the Opulent Sun is an exhibition that loosely revolves around an absent character, a central, but missing figure. It could be seen as a necessarily failed attempt to reconstruct his story from a collection of objects and images presumably created by or gathered by him. Although an inhabitant of Rome, it is not clear if he was actually born, or if he even died there (or if, in fact, he is even dead, possibly missing, or quite simply elsewhere– deliberately leaving this inscrutable but elegant autobiography of objects behind him). When exactly he existed is also difficult to say. It might have been in some distant, or not-so-distant past (the time of rubber chickens?), which might as well be some moment from the future. Like the great and much battered city in which he lived, the remnants of his life testify to layers of contradictory and impacted stretches of time. Who was he? What did he do? This too is a mystery. However, like anyone or everyone, he seems to have loved. Struggled to survive and defend himself. Sought to understand the damaged times in which he existed. To what degree he was successful at any of this is no less impossible to say. If anything can be said with any, albeit no less speculative, certainty, it would be that he seems to have been particularly interested in the texture of his surroundings and the wind which passed through them– as if one were the negative of the other, the registration, the proof of its passage, as full of time as the other was timeless. Unfortunately, while this ultimately does not tell us much, it arguably tells us already more than we really need to know if not about who he was, then about the world through which he moved and which moved through him.
Chris Sharp
During an intense, ten week research period in Rome, Chris Sharp, curator in residence at Nomas Foundation, conducted over thirty-five studio visits with artists based in Rome and actively engaged in conversation with the city’s art scene. The exhibition 'Smeared with the Gold of the Opulent Sun' will host the results of this moment of study, observation and digression, showcasing Chris Sharp’s personal vision on the city’s artistic situation through the works of eight artists.