Smens. Rivista di xilografia
Una mostra in cui verranno presentati l’intera collezione di Smens e un numero significativo di xilografie originali di grande formato realizzate dai promotori dell’iniziativa editoriale Gianfranco Schialvino e Gianni Verna.
Comunicato stampa
Nel 1987 Gianfranco Schialvino e Gianni Verna fondano Nuova Xilografia nell'intento di promuovere e rivalutare la stampa xilografica, la più antica forma di stampa. Dieci anni dopo, nel 1997, Nuoxa Xilografia decide di pubblicare Smens, una rivista unica nel suo genere, la parte testuale stampata con caratteri mobili di piombo, le immagine impresse da matrici originali in legno appositamente incise.
L'Associazione Biblioteca Salita dei Frati di Lugano ospita nel porticato della biblioteca, dall'11 ottobre al 15 novembre, una mostra in cui verranno presentati l'intera collezione di Smens e un numero significativo di xilografie originali di grande formato realizzate dai promotori dell'iniziativa editoriale Gianfranco Schialvino e Gianni Verna.
La pubblicazione di Smens ha il merito di aver saputo attualizzare tecniche di stampa e modalità espressive del passato che, lungi dall'essere soppiantate dai nuovi metodi di riproduzione meccanica e fotomeccanica, conservano ancor oggi intatto tutto il loro potenziale creativo.
Gli undici numeri della rivista finora apparsi offrono al visitatore un compendio attorno al tema specifico del legame che intercorre tra testo e immagine xilografica. Nelle pagine di Smens scrittore e artista intrattengono un dialogo che può assumere, a dipendenza dei casi, sfaccettature, forme e intensità molto diverse. In questo incontro fra artisti che si esprimono con la parola e artisti che si esprimono con il segno non mancano le sorprese. «Anche i testi - osserva Andrea Kerbaker - sono capaci di riservare più d'una sorpresa: come quando si leggono contributi di mostri sacri quali Philippe Jaccottet o Norman Mailer; oppure quando, in uno dei primi fascicoli, troviamo insieme a poche pagine di distanza Vittorio Sgarbi e il futuro cardinale. Monsignor Ravasi; come dire il diavolo e acqua santa riuniti dal comune credo nell'arte: un risultato che può ottenere solo la disinteressata follia di due artisti veri, nel profondo dell'anima, come Schialvino e Verna».
Molti altri esempi meriterebbero di essere ricordati: le xilografie di Francesco Franco che accompagnano poesie di Nico Orengo, quella di Lea Gyarmati per The harbors of the moon di Norman Mailer, quella in Ugo Maffi per Scivola la canoa di Mario Luzi, ma anche la xilografia e il logogrifo di Ezio Gribaudo per Voluptas di Irving Feldman, come pure lo scritto di Enrico Tallone affiancato da un mirabile esempio di caratteri tipografici in piombo o le tavole a doppia pagina, animate da vivace cromatismo, di Ugo Nespolo.
Di grande impatto sono anche le xilografie di grande formato dei promotori di Smens, Schialvino e Verna, che esaltano il potenziale espressivo, sovente negletto dagli artisti contemporanei, della xilografia che, proprio per le sue caratteristiche tecniche, induce alla sintesi del dato naturalistico, una sintesi davvero felice nel caso nei fogli esposti.
Note biografiche:
Gianni Verna
Nato a Torino nel 1942. Diplomato all'Accademia Albertina di Torino, allievo, per la grafica, di Francesco Franco e per la pittura di Francesco Casorati. Ha tenuto dei corsi di xilografia presso la Scuola Internazionale di specializzazione per la grafica d'Arte il Bisonte di Firenze.
Gianfranco Schialvino
Nato a Pont Canavese nel 1948. Studi classici. Laurea in lettere con Massimo Mila. È incisore xilografo e ha illustrato i libri Tallone. Nel suo atelier, allestito con antichi torchi, stampa e edita libri d’arte, alcuni in catalogo alle Biblioteche Ambrosiana e Braidense.