Sofreh – Astrazioni nomadi
Idea4MI in collaborazione con LAQ – heritage e Alberto Levi Gallery è lieta di accogliere nei propri spazi la mostra Sofreh – Astrazioni nomadi, una selezione di antichi tappeti minimalisti tribali a tessitura piana provenienti da diverse aree dell’Iran.
Comunicato stampa
Idea4MI in collaborazione con LAQ – heritage e Alberto Levi Gallery è lieta di accogliere nei propri spazi a partire dal 14 marzo la mostra Sofreh - Astrazioni nomadi, una selezione di antichi tappeti minimalisti tribali a tessitura piana provenienti da diverse aree dell’Iran.
Un viaggio immaginario verso luoghi e tradizioni che si sono ormai quasi del tutto perse e che racchiudono i segreti delle tecniche e delle abilità delle donne delle tribù persiane (Afshsar, Bakhtiari, Qashqa’i e Baluch).
I sofreh venivano utilizzati dalle tribù nomadi all’interno della tenda come tovaglie per accogliere gli ospiti o per servire il pane. Finemente tessuti in lana con tecnica a kilim, in un formato tendente al quadrato i sofreh sono spesso decorati da campiture aperte e da motivi geometrici astratti caratteristici di ciascuna tribù. Questi venivano tessuti esclusivamente dalle donne in modo da arricchire la dote di una figlia o di una nipote oppure in occasione di nascite o matrimoni.
L’idea alla base di questa mostra è quella di esplorare culture tribali tramite manufatti in cui si manifesta, con una apparente semplice bellezza, l’abilità, la libertà e la creatività femminile (vedi Parviz Tanavoli The Sofreh of Kamo, translated by Shirin Samii, Yassanavoli, 1998; Alberto Boralevi, Sofreh: pane amore e fantasia dalla Persia tribale, Editoriale Giorgio Mondadori, 2010).
Al piano inferiore della galleria l’esposizione è arricchita dalla proiezione di un documentario realizzato dal collezionista e fotografo iraniano Ghasem Salimi. Il film è stato girato nel 1998 con una Super8 seguendo i nomadi di alcune tribù persiane, alla scoperta dell’arte e dei segreti dei sofreh. Per l’occasione sarà creata un’area dove i visitatori potranno togliersi le scarpe ed entrare nel mondo magico dell’arte tribale astratta persiana comodamente seduti su degli antichi Gabbeh (tappeti annodati a pelo alto) delle tribù Qashqa’i della Persia meridionale.
Si ringrazia: Taher Atri, Alì Dervishi, Tommaso Colussi, Andrew Haughton, Alberto Levi, Paola Gianotti, Abbas Rahimi.