Soggettiva Gallery – Tutte le mostre di settembre 2023
Dalle sperimentazioni grafiche del secondo dopoguerra al Grande Lebowski.
Comunicato stampa
Soggettiva Gallery presenta, da martedì 29 agosto 2023, la programmazione di settembre. Sono ben 5 le esposizioni collettive che, lungo il mese, animeranno lo spazio milanese che in questi mesi si è confermato come punto riferimento in Italia per gli appassionati degli Alternative Movie Poster, raffinata re-interpretazione in chiave del tutto originale delle locandine cinematografiche da parte di artisti internazionali.
La riapertura di Soggettiva Gallery dopo la chiusura estiva, prevista dal 29 luglio al 28 agosto 2023, coinciderà con l’inaugurazione della mostra Manifestazioni Polacche di Cinema, ricognizione sullo straordinario sviluppo che l’arte grafica in forma di manifesto subì in Polonia a partire dal secondo dopoguerra, in particolare rivolto alla rivisitazione dell’universo cinematografico in una chiave del tutto nuova e originale rispetto agli standard occidentali; segue la rassegna Film di Soggettiva (premiati) a Venezia, in cui figureranno gli Alternative Movie Poster di alcune delle pellicole che hanno fatto la storia di uno dei più prestigiosi festival cinematografici al mondo, giunto quest’anno alla sua ottantesima edizione; a breve distanza, la pubblicazione a livello internazionale dell’ultimo attesissimo romanzo di Stephen King verrà celebrata con Stephen King. The best of, esposizione che, tributando un omaggio all’autore americano, raccoglierà i film tratti dai suoi romanzi; una delle uscite cinematografiche più importanti dell’autunno, Asteroid City di Wes Anderson, sarà l’oggetto della mostra Anderson City Palette, incentrata sugli studiati accostamenti cromatici che insieme alla simmetria visiva e a uno stile di narrazione unico nel suo genere hanno reso immortali film come I Tenenbaum o Grand Budapest Hotel; con Buon Compleanno Drugo. 25 anni de Il grande Lebowski verranno infine “spente le candeline” per i 25 anni dall’uscita de Il grande Lebowski dei fratelli Coen, ancora oggi pellicola cult tra le più amate dal grande pubblico.
Tra le opere che caratterizzeranno Manifestazioni Polacche di Cinema, dal 29 agosto, ci sono due classici del cinema hollywoodiano come Casablanca di Micheal Curtiz, teatro di una delle storie d’amore più famose del cinema, quella tra Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, e Boogie Nights di Paul Thomas Anderson, secondo film del regista californiano che, a 27 anni, lo impose tra gli autori più in vista della cinematografia americana, ruolo che tutt’ora occupa. Entrambi i relativi poster sono a firma di Andrzej Krajewski, tra i maggiori esponenti della Scuola di illustrazione per il cinema che si formò in Polonia dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale: il fatto che il regime comunista censurasse molta della produzione culturale occidentale permise ad una generazione di artisti polacchi di sviluppare uno stile del tutto originale e avulso dagli standard comunicativi ormai affermatisi in occidente, concependo il poster cinematografico non come veicolo commerciale del film ma come opera d’arte a sé stante. Un colosso del cinema polacco come Krzysztof Kieślowski sarà invece rappresentato da tre poster ispirati alla Trilogia dei colori, tra cui Film rosso, realizzati dall’artista originario di Hong kong Victo Ngai.
La rassegna Film di Soggettiva (premiati) a Venezia, dal 30 agosto e per tutta la durata della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2023, ruoterà intorno a poster ispirati a film che hanno ricevuto riconoscimenti in Laguna. Tra gli altri, Deserto rosso di Michelangelo Antonioni, vincitore del Leone d’Oro nel 1964 e primo film a colori del regista ferrarese che si trova a sperimentare ricercando cromie insolite e tratti visionarie, ritratto da Katherine Lam con uno stile essenziale ma di forte impatto. In secondo luogo, La La Land di Damien Chazelle, che valse a Emma Stone la Coppa Volpi nel 2016 – il regista statunitense sarà Presidente della Giuria di questa edizione della rassegna – e il cui immaginario è magistralmente ritratto nel poster di Patrick Connan. Verrà esposto anche il poster de La favorita di Yorgos Lanthimos, film vincitore nel 2018 del Leone d’Argento e della Coppa Volpi grazie alla performance di Olivia Colman, rivisitato attraverso l’elegante sguardo di Nan Lawson.
Stephen King. The best of, dal 5 settembre, è il tributo di Soggettiva Gallery al romanziere americano in occasione della pubblicazione di Holly (Sperling & Kupfer editore), suo ultimo libro. Tra i poster che verranno esposti, quelli dei film ispirati a racconti partoriti dalla mente di King: dalle versioni di Shining, diretto da Stanley Kubrick – la cui terrificante locandina è stata ridisegnata da Dominique Byron – e It, con la regia di Andy Muschietti – altrettanto spaventoso il poster creato da Benedict Woodhead – a Il miglio verde di Frank Darabont, a cui Winston Tsang si è rifatto realizzando un poster in cui le bretelle indossate dal personaggio interpretato da Micheal Duncan si trasformano nelle sbarre della prigione in cui è rinchiuso.
Anderson City Palette è il titolo della rassegna che esordirà il 12 settembre, poco prima dell’arrivo nei cinema di Asteroid City, il nuovo film di Wes Anderson affollato di star hollywoodiane e atteso spasmodicamente dai fa. I poster in mostra – con uno speciale allestimento che omaggia le celebri scelte cromatiche del regista texano, in grado di amplificare in modo esponenziale le emozioni veicolate dai personaggi dei suoi film – si ispirano a film che hanno contribuito a definire lo stile inconfondibile che ancora oggi contraddistingue il cinema di Wes Anderson: tra gli altri, Le avventure acquatiche di Steve Zissou e I Tenenbaum, i cui poster sono stati realizzati rispettivamente da Matthew Rabalais e Max Dalton. Non potevano mancare i suoi film di animazione, come L’isola dei cani, a cui Raphael Kelly si è ispirato componendo un poster che richiama le forme e i colori della bandiera del Giappone, paese in cui è ambientata la narrazione.
Per l’occasione Soggettiva Gallery ha infine commissionato tre opere: due rielaborazioni di Grand Budapest Hotel da parte di Adam Juresko (in collaborazione con la stamperia d’arte Milano Printmakers) e di Veronica Chessa (in forma di boul de neige) e una versione alternativa di The French Dispatch a firma dell’illustratore veneto Giacomo Bettiol.
Infine, Buon Compleanno Drugo. 25 anni de Il grande Lebowski è l’omaggio che dal 26 settembre Soggettiva Gallery riserverà al film che, protagonista Jeff Bridges, ha contribuito a rendere i fratelli Coen tra i cineasti più accattivanti e apprezzati della cinematografia contemporanea: i poster di Dave O’Flanagan e Malone in tal senso offrono un punto di vista alternativo su questo straordinario cult. Particolarmente originale la rivisitazione offerta da Casey Callender, ottenuto grazie alla commistione tra gli iconici immaginari del film dei Coen e quello di E.T, diretto da Steven Spielberg.