Sogo. Maschere e marionette bamana

Informazioni Evento

Luogo
MUSEC - MUSEO DELLE CULTURE
Riva Antonio Caccia 5, 6900 , Lugano, Switzerland
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
18/10/2012

ore 18

Catalogo
Catalogo: a cura di Barbara Gianinazzi e Paolo Maiullari
Patrocini

Il progetto espositivo SOGO, ideato e prodotto dal Museo delle Culture di Lugano, in partnership con la Fondazione Antonio Mazzotta si avvale del sostegno di Cantone Ticino – DECS Swisslos, Fondazione Silvio Leoni di Riazzino, Fondazione Ada Ceschin Pilone di Zurigo.

Editori
EDIZIONI GABRIELE MAZZOTTA
Generi
etnografica

Metafora della vita e strumento educativo di un popolo che per oltre un millennio ha resistito a tutte le «colonizzazioni».

Comunicato stampa

L’esposizione SOGO. MASCHERE E MARIONETTE BAMANA, porta il visitatore sulle rive del fiume Niger, a sud del Mali, presso il popolo bamana, la cui tradizione teatrale della festa delle maschere (sogo bò) si configura come una sorta di specchio del mondo dove le dinamiche culturali, le relazioni sociali e gli eventi sono espressi e condivisi nel contesto della messa in scena di personaggi mascherati e di burattini accompagnati da canti, musiche e danze. Questa tradizione antichissima è stata perpetuata nei secoli, seppure con cambiamenti e naturali aggiornamenti che vanno di pari passo con la vita del popolo, fino ai giorni nostri.
Allestita nella sede del Museo delle Culture di Lugano (Heleneum - Via Cortivo 26), l’esposizione inaugura giovedì 18 ottobre alle ore 18 e sarà aperta al pubblico fino al 10 marzo 2013 (conferenza e preview per la Stampa: giovedì 18 ottobre ore 11).

IL TEATRO DELLE MARIONETTE E LA CULTURA BAMANA
Le prime tracce del teatro delle marionette bamana risalgono a cronache del XIV secolo. Si tratta di una tradizione tutt’ora praticata che è riuscita a mantenere la propria indipendenza e le proprie peculiarità nel tempo attraversando l’islamizzazione della società africana occidentale, la colonizzazione e l’evangelizzazione.
I Bamana del Mali per secoli hanno affinato l'arte di produrre marionette e mettere in scena rappresentazioni nell'ambito di festività e cerimonie. Il mascheramento di gruppo e i giochi di ruolo sono parte di un insieme di pratiche fondamentali per l'educazione alla vita, per la trasmissione delle conoscenze tecniche e del sentimento di appartenenza alla comunità, per i riti di passaggio e per la critica sociale. In questo contesto la marionetta costituisce un veicolo fondamentale per la trasmissione del sapere e della cultura, è garante della stabilità e della continuità della vita comunitaria.
All'interno della cultura bamana la figura centrale di riferimento è quella dell'«essere umano», il «seme del mondo», ma il cui ruolo è profondamente connesso con quello degli animali da cui l’uomo trae la sua saggezza. I Bamana, infatti, osservano il comportamento degli animali selvaggi nel loro ambiente al fine di acquisire delle conoscenze e di trarre delle «leggi». Lo studio del comportamento animale trova ragione di essere nelle concezioni ideologiche locali, secondo cui Dio ha creato gli animali prima dell’uomo e vi ha infuso loro un sapere che si perpetua all’infinito di generazione in generazione per essere appreso dall’uomo.

L’ESPOSIZIONE
Il filo conduttore del percorso espositivo presenterà i personaggi e i profili delle marionette che esprimono nel modo più efficace i punti fermi della società bamana e i suoi processi educativi, culturali e l’iniziazione alla prassi della vita quotidiana (più importanti fra tutti i riti e le maschere legate alla vita agricola).
Le 34 opere policrome in legno che saranno in esposizione al Museo delle Culture di Lugano, sono marionette e burattini di piccole e grandi dimensioni e personaggi mascherati. Un gran numero di personaggi sono zoomorfi e raffigurano animali della savana che rappresentano la metafora delle virtù e dei vizi umani. Tra i personaggi vengono rappresentati anche esseri umani e divinità.
La produzione delle opere in esposizione, ad eccezione di alcune opere antecedenti, si colloca nel periodo subito successivo alla conquista dell’indipendenza del Mali, cioè dopo gli anni Sessanta del Novecento.

L'esposizione sarà completata da filmati e musiche registrati in occasione di una rappresentazione di marionette nel villaggio di Kirango.

IL CATALOGO
Il catalogo della mostra è a cura di Barbara Gianinazzi e Paolo Maiullari (ricercatori del Museo delle Culture di Lugano). Quinto volume della collana «Altrarti» edita da Mazzotta, presenta una serie di approfondimenti sulle opere esposte e comprende testi di Francesco Paolo Campione (direttore del Museo delle Culture di Lugano), Olenka Darkowska-Nidzgorski, Barbara Gianinazzi, Paolo Maiullari, Elisabeth den Otter.

PARTNER E SOSTENITORI
Il progetto espositivo SOGO, ideato e prodotto dal Museo delle Culture di Lugano, in partnership con la Fondazione Antonio Mazzotta si avvale del sostegno di Cantone Ticino – DECS Swisslos, Fondazione Silvio Leoni di Riazzino, Fondazione Ada Ceschin Pilone di Zurigo.