Solares Alejandrina – Sentinella 2007-2013
Il lavoro esposto è parte di un percorso di ricerca che coinvolge l’esplorazione e l’indagine di aspetti legati al corpo malato, alla sofferenza e alla minaccia di morte. Oltre all’installazione il visitatore troverà esposto un libro d’artista e alcune opere pittoriche.
Comunicato stampa
Sentinella 2007-2013
di
Solares Alejandrina Josefina
(5 elementi, scultura; materiale: fieno, paglia e creta naturale)
L'artista definisce la propria poetica in questi termini: “Penso che la vita sia il dono più prezioso che ci sia mai stato donato, in esso sono presenti anche il dolore e la sofferenza, elementi che vorremmo cancellare. Il mio lavoro si concentra su di essi e si scontra ogni volta con l'impossibilità di dare un significato al tormento”...
Trovandomi di fronte ai lavori, a prima vista ho immaginato di trovarmi in un luogo sacro... queste sculture alte oltre i 2m, ricordano insistentemente i grandi Menhir comparsi in Europa a partire dal terzo millennio a.C. Sculture che avevano una funzione ancora non totalmente chiara ai nostri ricercatori, ma quasi sicuramente elementi decorativi fungenti da altari, tombe, o per luoghi di cerimonie magiche, ed epicentri magico-tellurici. (...) L’altezza è variabile tra uno e dieci metri, e si pensa che la pietra stessa potesse rappresentare un guerriero, o un guardiano (...una Sentinella), proprio come le sculture di Solares. Isolati, allineati o disposti a cerchio come nel monumento di Stonehenge, i Sentinella dell'artista sono destinati a viaggiare di luogo in luogo, in paesi, piazze, campi o spazi chiusi e privati...con la finalità di parlare al pubblico e trasmettere la forza dell'artista stessa, che tramite loro racconta la difficile e significativa esperienza passata. Dal testo critico di Arianna Carcano
Art Curator
L’Artista definisce l’opera “Sentinella” con queste parole: 'In questo lavoro volevo parlare di "precarietà", sperimentare come un "corpo" sta in equilibrio e per farlo ho dovuto inventare e costruire queste "sculture - totem" che ora si presentano poggiate al suolo ma che nella mia mente le ho immaginate poste idealmente a testa in giù/ al rovescio e collocate "in sospensione" nell’aria.
Oggi credo che ogni elemento di "Sentinella" è una "bio ArchiScultura" ma che andrebbe pensata come: annodatura, tessuto, sistema di rete, riparo naturale o creazione di forme inedite di "equilibri naturali", che ha avuto come unico modello il corpo umano.
Ogni elemento scultoreo ha una struttura portante che è “rivestita con una pelle sensibile" composta di fango e paglia allo stato plastico, questi elementi innescano un processo in cui si forma un “tessuto” che consolidandosi crea una struttura fibrosa multi direzionale che costituisce la parete / pelle “dell’edificio” scultorio.
In maniera spontanea durante il processo creativo sono le opere stesse che indicano - suscitano i materiali, cosi la scelta di "edificare" usando fili di paglia e terra cruda, acqua e aria (materiali tutti organici e deperibili), si è rivelato "un campo di prova di equilibri" ma anche un luogo che riceve e reagisce alle azioni, al peso e alla forza di gravità. Penso di aver iniziato a sperimentare la "dimensione degli equilibri" come una sfida, relazionale, affettiva, spaziale, strutturale e sociale, solo dopo essere riuscita a scegliere un aspetto del "mondo degli equilibri" e dopo aver identificato una determinata forma e i suoi specifici materiali "costruttivi", l’opera “Sentinella” ha come unico modello possibile il corpo umano primitivo, libero e spontaneo.
Solares Alejandrina
Cenni biografici di Solares Alejandrina:
Solares Alejandrina nasce nel 1973 nella Repubblica Domenicana che lascia nel 1991 per trasferirsi in Europa. Studia all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano. Nel suo lavoro l’artista esplora e analizza un tema profondo e unitario: le forme che la vita assume nel suo dilatarsi e organizzarsi attraverso argomenti quali la sofferenza umana, il dolore fisico e la precarietà della vita. La sua opera include tra i suoi obiettivi lo studio di quegli aspetti del quotidiano che normalmente sono trascurati o percepiti solo in parte, quei fenomeni, gesti e oggetti che sono il residuo o lo scarto della nostra quotidianità. L’artista si esprime con mezzi espressivi differenti appartenenti alla pittura, scultura, installazione e performance. Partecipa dal 1992 a mostre personali e collettive d’importanza nazionale e internazionale tra cui:
il Salon I dell’Accademia di Belle Arti di Brera 2006 e 2007 a Milano, realizza diverse "Azione Pirata": all’Esposizione di arte internazionale 54 Biennale di Venezia ILLUMInazioni, 2011- al "Fuori Salone del Mobile, Art & Crafts in Brera ” Milano, 2012-
“Performance PIRATA Blue fly kisses” all'Orto Botanico e nel cortile dell'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, 2012
Mostra personale "Blue mutant action" Crema, 2012,
“Blue fly kisses e Operazione Camper”, Quintano, 2012, Evento performance con Aldo Spoldi .
Nel 2013 espone in diverse manifestazioni d’arte:
mostra collettiva What is the point a Londra UK presso Adam Street Gallery on the Strand; mostra collettiva EX_POSITION a Maia in Portogallo;
Mostra collettiva 50 artisti x 1 museo presso il Museo MIIT di Torino;
Mostra collettiva RUOTANDO giro in giro nell’arte contemporanea presso Garage Milano; Mostra collettiva Señaladores de Artista in Argentina Buenos Aires presso lo Espacio Vuelvo al Sur;
Espone alla biennale dei giovani presso il Museo MAGMA
Espone alla seconda edizione della Biennale dell’arte Contemporanea di Brescia;
Workshop sul libro d’artista a Vailate CR;
Espone al ROSE'S PRIZE presso il Roseto di Roma.
Vive e lavora a Quintano.