Soltanto un quadro al massimo #18

Informazioni Evento

Luogo
VILLA MASSIMO - ACCADEMIA TEDESCA
Largo di Villa Massimo 1-2, 00161, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al giovedì, ore 9.00 - 13.00 e 14.00 - 17.00,

venerdì, ore 9.00 - 13.00

sabato e domenica chiusi

Vernissage
03/05/2012

ore 19.30

Contatti
Email: info@villamassimo.de
Artisti
Sigmar Polke, Gino De Dominicis
Uffici stampa
MARIA BONMASSAR
Generi
arte contemporanea, doppia personale

L’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo inaugura la diciottesima edizione del ciclo espositivo Soltanto un quadro al massimo, con Gino De Dominicis e Sigmar Polke.

Comunicato stampa

Giovedì 3 maggio 2012 alle ore 19.30, l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo inaugura la diciottesima edizione del ciclo espositivo Soltanto un quadro al massimo, con Gino De Dominicis e Sigmar Polke.

La presente edizione mette a confronto per la prima volta le opere di due grandi artisti scomparsi.

La oramai famosa rassegna espositiva Soltanto un quadro al massimo, curata da Ludovico Pratesi e dal Direttore dell’Accademia Tedesca, Dr. Joachim Blüher, mette a confronto l’opera di un artista tedesco con quella di un artista italiano.

In passato si sono confrontate le opere di artisti quali Enzo Cucchi e Georg Baselitz (2003), Jannis Kounellis e Jörg Immendorff (2004), Emilio Vedova e Markus Lüpertz (2004), Marisa Merz e Rebecca Horn (2005), Domenico Bianchi e Sean Scully (2005), Mario Merz e Wolfgang Laib (2006), Michelangelo Pistoletto e Rosemarie Trockel (2007), Grazia Toderi e Tobias Rehberger (2008), Vanessa Beecroft e Wolfgang Tillmans (2008), Paola Pivi e Jonathan Meese (2009), Mimmo Jodice e Andreas Gursky (2009), Nico Vascellari e Christian Pilz (2010), Giulio Paolini e Candida Höfer (2010), Ettore Spalletti e Imi Knoebel (2010), Rossella Biscotti e Björn Braun (2011), Alfredo Pirri e Gerhard Merz (2011) e infine Vittorio Messina e Thomas Schütte (2011).

I curatori così presentano la mostra: “Per rappresentare la dimensione concettuale del pensiero di entrambi, conosciuti principalmente per i dipinti, abbiamo scelto due opere realizzate entrambe nello stesso anno, il 1969, nel periodo in cui sia De Dominicis che Polke si confrontavano con le esperienze processuali e performative che caratterizzano la fine degli anni Sessanta, pur partendo da presupposti differenti.

L’opera di Gino De Dominicis, Piramide Invisibile, è stata esposta in occasione della sua prima personale all’Attico di Roma nel 1969, insieme ad altri “oggetti invisibili”: oltre alla Piramide esposta a Villa Massimo, il Cubo e il Cilindro, riconoscibili soltanto attraverso i loro perimetri tracciati sul pavimento con strisce di nastro adesivo. “Un'opera, una volta terminata, mi deve sorprendere e rimandarmi più energie di quante ne ho impiegate per realizzarla”ha dichiarato De Dominicis, impegnato in una ricerca tesa a superare i confini fisici e materiali dell’opera per trasferirla in una dimensione altra, un territorio metafisico al quale solo l’artista ha accesso.

Kartoffelmaschine, realizzata da Sigmar Polke nel 1969 in 30 esemplari, è un’opera ispirata alla relazione tra la forza creativa della patata e l’opera d’arte. “Un giorno scesi in cantina - racconta Polke - e al buio vidi una patata che aveva germogliato. Così capii che l’innovazione, la creatività, la spontaneità, la produttività, la creazione del tutto fuori di sé, e così via - allora tutto questo era la patata”. Intorno a questo tubero Polke costruisce una sorta di “macchina celibe” che gli permette di attivare un processo di matrice dadaista sulla possibilità di trasformazione di oggetti comuni in opere d’arte”.

Gino De Dominicis (Ancona, 1 aprile 1947 – Roma, 29 novembre 1998) espone per la prima volta nel 1967. Nel 1969 si trasferisce a Roma, dove esordisce nello stesso anno alla galleria L’Attico. Tra le principali mostre internazionali si ricordano: Biennale de Paris, Biennale di Venezia, documenta a Kassel, la Quadriennale di Roma. Molte istituzioni hanno dedicato mostre personali a De Dominicis, tra cui il Museo di Capodimonte a Napoli, il PS1 Contemporary Art Center a New York e il Maxxi a Roma. Nel 2011 è stato pubblicato il catalogo ragionato dell’artista a cura di Italo Tomassoni, pubblicato da Skira, Milano.

Sigmar Polke (Oels, 13 febbraio 1941 – Colonia, 10 giugno 2010) è uno dei più importanti artisti del dopoguerra a livello mondiale, che si è dedicato prevalentemente alla pittura, al disegno e alla fotografia artistica. Ha partecipato alle più importanti rassegne internazionali, tra cui Documenta a Kassel e la Biennale di Venezia, dove nel 1986 vince il Leone d’Oro. Mostre personali principali: Musée d'art moderne de la Ville de Paris, Kunstmuseum Bonn, Staatliche Kunsthalle Baden-Baden, Kunst- und Ausstellungshalle der Bundesrepublik Deutschland a Bonn, Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart a Berlino, Museum of Modern Art a New York, Hamburger Kunsthalle, Tate Modern a Londra.

aprile 2012