Sonia Andresano – Allegra ma non troppo
AlbumArte spazio indipendente per l’arte contemporanea, presenta la mostra personale di Sonia Andresano (Salerno 1983) dal titolo Allegra ma non troppo a cura di Daniela Cotimbo.
Comunicato stampa
AlbumArte spazio indipendente per l’arte contemporanea, presenta la mostra personale di Sonia Andresano (Salerno 1983) dal titolo Allegra ma non troppo a cura di Daniela Cotimbo. È la prima mostra che AlbumArte non è costretto a rimandare a causa delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria, ma naturalmente nel tempo passato nel confinamento sociale, la mostra si è modificata, inglobando nuovi contenuti. Sonia ha sempre detto di sentirsi a casa ad AlbumArte, ora ci ritorna in un momento di silenzio, così difficile per il mondo intero e sente il desiderio di riaprire la porta, di riallestire di nuovo lo spazio e provare a farlo rivivere pur nella mestizia di questo momento, nella convinzione che l’arte sia una sollecitazione sempre necessaria per guardare al futuro. La mostra sarà visitabile su prenotazione fino al 17 luglio. Si ringrazia Alan Advantage per il supporto.
Esiste una vita dei luoghi che va al di là della nostra quotidiana percezione. Un flusso incessante di connessioni a cui non prestiamo sempre attenzione e che determina il nostro rapporto con lo spazio: può trattarsi di un rumore, della crepa di un muro, di un elettrodomestico dai movimenti meccanici che ne intercetta gli interstizi. Tutto questo ci invita a ripensare al nostro bisogno di abitare come ad un continuo rivisitare luoghi e relazioni, consapevoli che tutto fluisce intorno a noi e che noi stessi siamo agenti che si muovono costantemente da un punto all’altro. La casa allora diventa un iperoggetto, un’entità viscosa che cambia forma, luogo, ma che continua a rappresentare un polo attrattivo della nostra esperienza. Sonia Andresano nel corso della sua giovane vita ha cambiato tante volte casa e città e ogni suo movimento è stato accompagnato dal bisogno di esplorazione volto a stabilire relazioni con gli spazi e i luoghi, che poi sono sempre, in primis, relazioni con se stessi.
Il progetto racconta, mediante opere realizzate nell’arco cronologico di circa due anni (2018-20) questo attraversamento continuo. A tale percorso si aggiungerà un’incursione site specific realizzata all’interno dello spazio di AlbumArte appena finito il lockdown, dove l’artista segue i movimenti di una piccola mosca bianca, dispositivo già utilizzato in diverse occasioni come strumento per far emergere nuovi punti di vista. Lo spostamento metaforico della mosca, registrato in un video e poi restituito al pubblico per farne nuovamente esperienza, dà il titolo alla mostra.
Allegra ma non troppo, rappresenta una tappa significativa di un percorso di ricerca, un moto continuo attraverso nuove forme di relazione con le cose.
Non sappiamo quando potremo tornare a godere realmente dei luoghi che pensiamo ci appartengano o semplicemente ci contengono, incontrandoci, scambiando riflessioni e condividendo momenti del quotidiano, quello che però possiamo dire con certezza è che mentre oggi torniamo a guardare, nulla ci sembra più come prima.