Sonia Leimer – Along those lines
L’artista Sonia Leimer inaugura la nuova project room di Museion. Nel progetto concepito per Museion, l’artista prende spunto dall’immaginario cinematografico western per affrontare il tema del territorio dal punto di vista geografico, culturale e fisico, rappresentato in questo caso dallo spazio espositivo.
Comunicato stampa
L’artista Sonia Leimer inaugura la nuova project room di Museion
Con la stagione 2012 Museion apre al piano terra un nuovo spazio espositivo, una project room dedicata a progetti nuovi, creati per l’occasione o inediti, con una particolare attenzione al territorio.
La prima artista a inaugurare la project room di Museion venerdì 3 febbraio prossimo è Sonia Leimer (Merano, 1977) con Along those lines (“Lungo quelle linee”).
Nel progetto concepito per Museion, l’artista prende spunto dall’immaginario cinematografico western per affrontare il tema del territorio dal punto di vista geografico, culturale e fisico, rappresentato in questo caso dallo spazio espositivo. Nell’installazione dialogano diversi media: dal video al collage fino ad elementi di matrice scultorea. Il video “Western” inizia con un lento movimento della telecamera su un paesaggio che ricorda quello dei film western, fino all’incontro con un’orchestra tutta al femminile che suona la famosa colonna sonora composta da Elmer Bernstein per il film “I Magnifici Sette” (1960) di John Sturges. In realtà il paesaggio è quello georgiano, terra di confine tra Europa e Asia e zona di conflitto. Utilizzata come ambientazione per la realizzazione di diversi film, la Georgia ha rappresentato il Western (“west” significa appunto “occidente” in inglese) nel cinema. Il mito del selvaggio west, terra di conquista, è sottolineato da una serie di frammenti di immagini a parete, quasi degli spot sugli stereotipi legati al genere. Le immagini che traspaiano provengono dalle copertine di fumetti western di proprietà dell’artista. Il territorio fisico è invece evidenziato dal contrasto tra una colonna di metallo rivestita da un’imbottitura di color blu elettrico e dei cubi di cemento di diverse dimensioni posti sul pavimento.
Il cinema ha influenzato e continua a influenzare i lavori di Sonia Leimer. La macchina che lo muove e la nozione di tempo che lo caratterizza diventano punto di partenza e a volte strumento per articolare un soggetto preciso e destabilizzare una situazione data. Sonia Leimer utilizza paradossi e straniamenti, accompagnando questa pratica a una grande cura e controllo di ogni minimo dettaglio. Che si tratti di installazioni nello spazio pubblico o di lavori per luoghi espositivi istituzionalmente dedicati all’arte, le sue opere muovono sempre da una ricerca sulle manifestazioni concrete degli oggetti e dalla loro interazione con le esperienze di chi li ha prodotti.
Sonia Leimer (* 1977, Merano) vive e lavora a Vienna. Le sue opera sono state esposte in diverse mostre personali e collettive tra cui 2011 uns so weiter, Kunstverein Basis, Francoforte, newpositions, artcologne, Colonia; 2010 Neither in Motion nor at Rest, BAWAG Contemporary, Vienna, No Site to Fall in, Salzburger Kunstverein, Salisburgo, Premio Cairo, La Permanente di Milano, Milano, The Invisible Play, Istanbul, Fractional Systems. Garage Project II, Mackey Garages, Los Angeles; 2009 Series of successive instants, Galerie nächst St. Stephan, Login, Vienna e Audio Prop. See this sound, Lentos Kunstmuseum, Linz.
Premio Paul Flora 2011 e Audi Awards for New Positions 2011 in occasione dell’ultima edizione di Art Cologne.
Nell’ambito del ciclo di esposizioni "project room" verrà pubblicato un quaderno sul lavoro di Sonia Leimer edito da Museion (ita/dt/ eng).