Sophie Jung – Unsetting
L’Istituto Svizzero presenta Unsetting, la prima mostra personale a Milano dell’artista Sophie Jung, sviluppata in stretta collaborazione con l’artista Elena Radice.
Comunicato stampa
L’Istituto Svizzero presenta Unsetting, la prima mostra personale a Milano dell’artista Sophie Jung, sviluppata in stretta collaborazione con l’artista Elena Radice.
Sophie Jung lavora tra testo, scultura e performance. Si interessa di questioni concernenti le tecniche di rappresentazione, prediligendo il romanticismo e l’assurdità, e rimpiazzando narrazioni chiare con storie effimere ed enigmatiche. Le sculture e gli oggetti di Sophie Jung sono costituite da oggetti di uso quotidiano trovati e ricercati. I suoi testi sono allo stesso tempo giocosi e profondamente complessi: combinano strutture narrative farsesche a riflessioni sull’attuale del pianeta. Camminando sopra il luminoso strato specchiato, immagini, associazioni, e parole ronzano nella nostra testa.
Nella sua prima mostra personale in Italia, Sophie Jung espone nuovi lavori realizzati con testi, suoni e oggetti. Alcuni di questi rappresentano uno sviluppo ulteriore della sua attuale esposizione al Casino Luxembourg, ma sono allo stesso tempo arricchiti dai workshops che l’artista terrà nello spazio espositivo a settembre così come dall’esperienza del lockdown della primavera 2020, e le derivanti domande sulle possibilità e l’urgenza della produzione artistica.
Sophie Jung (*1982, vive e lavora a Basilea e a Londra) ha conseguito un BFA presso la Rietveld Academy, Amsterdam, e un MFA presso Goldsmiths, Londra. I progetti e le mostre recenti includono They Might Stay the Night al Casino Luxembourg, Taxpayer’s Money per Frieze LIVE; Woman Standing alla National Gallery di Praga; We Are Bodies al Cabaret Voltaire a Zurigo; Dramatis Personae al JOAN a Los Angeles; The Bigger Sleep al Kunstmuseum di Basilea, | Gegenwart and Block Universe a Londra; Come Fresh Hell or Fresh High Water alla Blain Southern di Londra; Producing My Credentials al Kunstraum a Londra; Paramount VS Tantamount alla Kunsthalle di Basilea, e alla Äppärät al Ballroom Marfa. Nel 2016 e nel 2019 ha vinto lo Swiss Art Award e nel 2018 ha ricevuto il Manor Kunstpreis. È un’educatrice freelance e fa parte della giuria dello Swiss Performance Award.
Elena Radice (1987, vive, lavora e opera a Milano) ha ottenuto un BA in Arti Visive/Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino e un MFA in Nuove Tecnologie dell’Arte/Video&Cinema presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. È stata una studentessa in scambio presso il WORK.MASTER della Haute École des Art et Design a Ginevra. I suoi progetti interessano media diversi, e sono ispirati da un forte interesse verso forme estetiche aperte e dialogiche, profondamente influenzate dalle dinamiche prodotte da internet e dall’economia attenzionale. Il rapporto con lo spazio, che sia considerato come astratto o come concetto geografico, è fondamentale all’interno del suo processo creativo. Durante gli ultimi due anni Elena Radice ha insegnato Multimedia in due diverse scuole superiori e ha modellato l’arredamento del suo studio, concepito per divenire uno spazio di ricerca. Nel corso degli anni, ha avuto il piacere di dare inizio a collaborazioni e dialoghi costruttivi insieme a numerose personalità.