Sotto la tazza blu
Sotto la tazza blu è una raccolta di sogni lucidi o allucinazioni ipnagogiche materializzati grazie all’intervento di un gruppo di artisti che sembra riproporre un’interpretazione del realismo magico letterario.
Comunicato stampa
SOTTO LA TAZZA BLU
Marco Ceroni, Alessandro Fogo, Giulio Frigo, Diego Gualandris, Valerio Nicolai e Giuliana Rosso
A cura di Giulia Gelmini
24 febbrario – 24 marzo 2019
Inaugurazione domenica 24 febbraio ore 18
Yellow
Viale San Pedrino 4, Varese
Citofono ZENTRUM
Tel 3474283218
Email [email protected]
Orari: tutti i giorni su appuntamento
Sotto la tazza blu nasce da un’indagine sulle forme della pittura contemporanea e sull’immaginario che accomuna alcuni artisti, impegnati nella traduzione formale di ciò che, il più delle volte, sembra provenire da un sogno.
Visioni fantastiche, personaggi appartenenti ad altri mondi e scenari onirici prendono vita sulle tele di artisti di una generazione che si chiede quali siano le modalità per esplorare l’ambito pittorico o come si possa instaurare un confronto con una storia dai connotati quasi dogmatici. Ed esistono numerose possibilità e risposte, di cui in mostra ne sono proposte una selezione. Marco Ceroni, Alessandro Fogo, Giulio Frigo, Diego Gualandris, Valerio Nicolai e Giuliana Rosso sono gli artefici della creazione di universi paralleli, di realtà mai viste prima da osservare con occhi nuovi.
Prendendo in prestito il titolo del celebre saggio del 2011 di Rosalind Krauss, Sotto la tazza blu, la mostra invita a osservare il mondo come per la prima volta. Come accaduto a Krauss, che in seguito a un aneurisma perde temporaneamente la maggior parte dei ricordi, al pubblico viene chiesto di dimenticare il passato, di sospendere per alcuni istanti il flusso della memoria per osservare scenari inconsueti, la cui effettiva esistenza viene messa in questione. Tutte le opere esposte sono soglie da attraversare, visioni nuove da accogliere con l’entusiasmo di un sogno. Se per Krauss quelli che definiva “cavalieri” lottavano per la necessaria reinvenzione del medium artistico, i sei artisti in mostra piegano e utilizzano il medium pittorico e scultoreo per esprimere un’esigenza di sconfinamento, di fuoriuscita dai limiti del supporto utilizzato attraverso un contenuto sconfinante. I cavalieri, in questo caso, sono invitati a presentare lavori nati in seguito a un’esplosione, che dà origine a un universo parallelo.
Sotto la tazza blu è una raccolta di sogni lucidi o allucinazioni ipnagogiche materializzati grazie all’intervento di un gruppo di artisti che sembra riproporre un’interpretazione del realismo magico letterario.