Spazi Docili
Il progetto Spazi Docili [Docile Spaces] nasce per osservare l’incapacità della politica italiana nell’avere un impatto fecondo sulla realtà. Una castrazione dello spirito che produce mostri. Tangibili. Le nostre periferie e i nostri spazi pubblici.
Comunicato stampa
Fabrizio Ajello/Christian Costa
Spazi Docili: creare legami con il territorio
Talk, CCC Strozzina, Firenze
Giovedì 12 gennaio 2012, ore 18:30
ingresso libero
Ogni intervento di arte ‘pubblica’ rivela una precisa concezione del concetto di ‘pubblico’ e di conseguenza configura dei rapporti di potere. Per questo oggi i linguaggi estetici si intrecciano così in profondità con la dimensione del ‘politico’.
Attraverso una comunicazione che segue sempre più le regole dell’estetica e imita le performance delle avanguardie, i politici degli ultimi decenni hanno cercato di avere un sempre maggiore impatto sul reale e sul nostro inconscio.
Il progetto Spazi Docili [Docile Spaces] nasce per osservare l’incapacità della politica italiana nell’avere un impatto fecondo sulla realtà. Una castrazione dello spirito che produce mostri. Tangibili. Le nostre periferie e i nostri spazi pubblici.
Al CCC Strozzina presenteremo Spazi Docili [Docile Spaces] attraverso materiali audiovisuali, racconteremo alcuni dei nostri interventi (come la costruzione dell’effigie di S.Orsola, portata poi in processione e venerata per tutto il quartiere San Lorenzo – per richiamare l’attenzione sulla vicenda del monastero di S.Orsola), proporremo la nostra visione riguardo i vari modelli di arte pubblica.
E, soprattutto, dedicheremo metà del tempo concessoci al dialogo con il pubblico, per noi il momento più interessante di un incontro. Non ci interessano i monologhi. L’ascoltare più che il parlare definisce intellettuali e artisti come tali.
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Il talk si inserisce all'interno del ciclo di lecture e incontri organizzati dal CCC Strozzina (Palazzo Strozzi, Firenze) in occasione della mostra Declining Democracy (aperta fino al 22 gennaio 2012): opere di dodici artisti contemporanei internazionali in un percorso che riflette su valori, contraddizioni e paradossi che caratterizzano la società di oggi e sulle possibili declinazioni dei principi della democrazia, in un momento in cui la loro validità sembra essere messa in discussione (www.strozzina.org).
Spazi Docili [Docile Spaces]
Firenze è un brand. Lo stereotipo, conosciuto in tutto il mondo, della città rinascimentale. Firenze, tuttavia, è anche l’indiscussa capitale delle difficoltà italiane nel comprendere e gestire il contemporaneo e il relativo rapporto con il passato. Spazi Docili [Docile Spaces] è la risposta in chiave di progetto di arte pubblica a questa realtà sconcertante ed esemplare.
Il nome, ovviamente foucaultiano, postula l'esistenza di spazi ‘docili’ al Potere in cui l'incompetenza della classe politico-burocratico-amministrativa italiana prende delle forme addirittura tangibili, concrete. In effetti le aree di cui ci occupiamo sembrano molto più ‘concrezioni ideologiche’ che edifici. Ed è interessante osservare come in esse politica contemporanea, arti visive, crisi della sinistra, collasso dell'idea di ‘pubblico’, prevalenza del discorso economico su qualsiasi altro ambito, connessioni con il sistema dell'arte, incapacità di ‘leggere’ gli spazi, etc si aggroviglino tra di loro in maniera quasi inestricabile.
Il progetto, ideato e curato da Christian Costa e Fabrizio Ajello, nasce durante il 2008.
In questi quattro anni ha prodotto indagini sul territorio (focalizzate principalmente su ex Meccanotessile, monastero di Sant’Orsola, area dell’Osmannoro e vari altri segmenti della città di Firenze), workshop, mostre, talk. Non ci interessa infatti la semplice produzione di ‘opere’ da immettere nel mercato dell’arte quanto l’attivazione di processi partecipati capaci di creare un legame vivo ed entusiasmante tra pubblico e pratica artistica.
La descrizione della nostra ricerca sul territorio è disponibile alla pagina delle news del nostro sito web: http://spazidocili.blogspot.com/
Estratti dal concept di Spazi Docili, disponibile integralmente sul nostro sito web: “Pezzi di città abbandonati, negletti, ignorati. Edifici storici murati, giardini monumentali divenuti terra incolta, strutture industriali fatiscenti, luoghi di cultura lasciati morire. Qui il Potere, divenuto alterità inconoscibile, ci osserva. Il potere di ignorare o di riqualificare, di cambiare comunque la vita delle comunità. Non siamo noi a guardare tali spazi, sono essi a scrutare noi e ad imbarazzarci, a schiacciarci. […]
Il progetto Spazi docili intende esplorare le modalità attraverso le quali realtà come Firenze smentiscono il proprio stereotipo di città aperta, accogliente, ricca, culturalmente dinamica. La sottrazione di intere aree dal vissuto cittadino sembra essere ormai da anni una delle forme privilegiate attraverso le quali le classi dirigenti rendono palese la loro incapacità di gestire il territorio, riqualificarlo o anche solo connotarlo attraverso politiche culturali.”
Il progetto si pone come obiettivo riconnettere la realtà italiana e fiorentina al dibattito artistico internazionale dialogando e collaborando con artisti, progetti ed enti – nazionali ed esteri – interessati alla riflessione sulle interazioni tra arte pubblica, politica, art system e linguaggi estetici (vedi sito web e pagina Facebook).